Assegno unico in ritardo, cresce la protesta. Ma l'Inps: «Non c'è una data fissa»
Molte famiglie bergamasche segnalano che l'erogazione non è ancora avvenuta. Ma l'Istituto è in regola: «Può avvenire anche a fine mese»
Siamo quasi a ottobre, ma l'assegno unico di settembre alle famiglie, targato Inps, ancora non si vede. Tanto che sui social network comincia a crescere la protesta, anche dei bergamaschi.
Manca poco meno di una settimana alla fine di settembre, mese di ritorni (chi dalle ferie, chi dalle vacanze estive) e spese, soprattutto relative a libri e materiale scolastico.
Eppure a una manciata di giorni dall'inizio di ottobre, sono molte le famiglie bergamasche (e non) che non hanno ancora potuto riscuotere l'assegno unico relativo a settembre: un notevole ritardo rispetto alle date di accredito dei mesi passati.
Numerose le segnalazioni, proteste e richieste di spiegazioni, a cui Inps ha risposto sulla propria pagina Facebook spiegando che «non c'è una data fissa per l'erogazione dell'assegno unico, che può avvenire anche a fine mese».
La conferma arriva anche dal responsabile Welfare della Cgil Bergamo che, interpellato da L'Eco di Bergamo, ha spiegato come l'Inps sia effettivamente in regola. Ciò che resta inspiegabile è perché ad alcune famiglie che hanno fatto nuova domanda da pochi giorni l'importo sia dell'assegno sia già stato assegnato, mentre ad altre no.
Chi non ha ancora ricevuto l'assegno unico può verificare la data esatta attraverso l'applicazione «IO», a cui è possibile accedere tramite Spid oppure Carta d'identità elettronica (in questo caso è necessario disporre del pin e di uno smartphone con lettore Nfc). La maggior parte degli utenti ha segnalato come date quelle di fine settembre, da lunedì 26 in poi.
In alternativa è possibile contattare l'Inps al numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o 06.164.164 (da rete mobile a pagamento).