All'ospedale di Treviglio hanno rubato farmaci per 85 mila euro, forse per il mercato del doping
I fatti sono avvenuti la notte del 24 agosto. Autrice una banda specializzata, che ha tratto in inganno l’addetto alla sicurezza (punito per negligenza)
È stato emesso un provvedimento disciplinare per il dipendente addetto alla sicurezza dell’ospedale di Treviglio. L'accusa è di negligenza. Era la notte del 24 agosto quando l’allarme suonò, segnalando la presenza di possibili ladri. Il dipendente deve aver pensato si trattasse di un malfunzionamento del sistema. Nelle notti precedenti, infatti, era stato già contattato dal centralino, ma non aveva riscontrato nulla di strano una volta sul posto.
Si è così presentato in una zona diversa da quella segnalata dall’allarme, dando la possibilità ai ladri (che in realtà erano presenti) di aprire una finestra, entrare in farmacia e portare a segno un maxi furto di farmaci dal valore stimato in 85mila euro.
Più indizi portano a pensare che si tratti di professionisti, o comunque di una banda con una certa esperienza. Innanzitutto, il modo di agire. Probabilmente le segnalazioni arrivate all’addetto della sicurezza nelle due notti immediatamente precedenti al furto erano intenzionali: i ladri avrebbero fatto scattare l’allarme per controllare come l’addetto di sicurezza si muovesse, dove andasse e quali fossero i suoi tempi di intervento. La terza notte poi, notato che il dipendente dell’ospedale era caduto nella trappola e non stava arrivando, hanno deciso di introdursi.
Il direttore generale dell’Asst Bergamo Ovest, Peter Assembergs, a L’Eco di Bergamo ha dichiarato: «Il furto, avvenuto più di un mese fa, è opera di una banda specializzata, lo si deduce dai tipi di farmaci, sostanzialmente Epo e altre sostanze che vanno a rifornire il mercato del sommerso, soprattutto quello degli sportivi a livello amatoriale».
A far pensare a dei professionisti è quindi anche la natura della refurtiva. I farmaci Epo citati da Assembergs sono farmaci a base di eritropoietina, una sostanza che regola la produzione di globuli rossi nell’organismo e che viene usata contro l’ipossia, ovvero la mancanza di ossigeno nel sangue. L’effetto finale è quello di indurre maggiore resistenza. Sono sostanze che i ladri potrebbero aver rubato per inserirle poi nel mercato nero del doping per atleti di livello amatoriale.
Già nel 2013 un analogo furto, dal valore quella volta di ottantamila euro, aveva visto i ladri entrare nella farmacia dell'ospedale, in quel caso dopo avere abbattuto una parete a colpi di piccone.