La condizione fisica di Zapata e Zappacosta sta diventando un problema serio
Ci si attendeva un loro rientro a breve, ma le prospettive non sembrano affatto buone. La società dovrà fare delle valutazioni
di Fabio Gennari
Premessa doverosa: la questione è delicata, qui non si tratta di guardare all'età di un calciatore ma alle sue condizioni fisiche e alla prospettiva che ci si trova di fronte pensando al futuro. Duvan Zapata e Davide Zappacosta, nell'Atalanta di Gasperini, sono sempre stati considerati dei titolari. Quando stanno bene, il mister di Grugliasco li sceglie con continuità e proprio per questo motivo diventa difficile, davvero molto difficile, analizzare con lucidità una situazione che è sotto gli occhi di tutti: i due calciatori, dal punto di vista fisico, attraversano un momento difficilissimo che, purtroppo, dura da diverso tempo.
Zapata, classe 1991, ha un fisico impressionante dal punto di vista muscolare. Madre Natura, tanto lavoro e una ovvia predisposizione genetica hanno plasmato un fisico da urlo per il calciatore nerazzurro, ma, acciacco dopo acciacco, appena capita qualcosa il ragazzo ci mette parecchio per tornare a disposizione (prima) e al top (dopo).
Dalla stagione 2019/20, il colombiano ha messo assieme 249 giorni di assenza e 42 partite saltate (dati Transfermarkt): francamente tantissimi per quello che, in condizioni fisiche ottimali, è il titolare indiscusso dell'attacco orobico. A parte i 23 giorni per una distorsione al ginocchio, tutte le altre assenze sono state legate a problemi muscolari.
La situazione di Zappacosta è un po' diversa. L'anno scorso il ragazzo ha messo assieme ben 45 presenze tra tutte le competizioni, ma la sua annata 2022/23 è iniziata come peggio non si poteva. Nei giorni precedenti al ritiro, Zappacosta si stava allenando in solitaria e ha subito un problema pesante al retto femorale destro. Le tre gare saltate e i 56 giorni di stop non sono stati pesanti per le sfide in cui è mancato, ma per il fatto che ha saltato tutta la preparazione. In campo con Torino e Monza per un tempo, il ragazzo è tornato ai box con Gasperini che ha comunque sempre dimostrato di puntare sul suo ritorno. Ieri, con la Pro Patria, un altro stop.
L'augurio è ovviamente quello che tornino presto a dare una mano alla squadra, sono giocatori dell'Atalanta e non può che essere questo il pensiero. Oggettivamente, però, la loro assenza è molto pesante e la squadra orobica non è che può stare ferma ad aspettarli. Le partite vanno giocate, alternative in rosa già ci sono ma uno dei quesiti che sta serpeggiando con insistenza tra i tifosi è: pensando al futuro, giusto puntare ancora sul loro recupero o continuare quel processo di rinnovamento che ha portato, ad esempio, a Bergamo Hojlund e Soppy? Non resta che attendere fiduciosi il loro ritorno in campo e intanto vedere come si comporteranno i compagni che saranno chiamati in causa per sostituirli.