La magia di Muriel e la difesa bunker: Dea e Gasp sempre più nella storia
di Xavier Jacobelli
Quarta giornata di fila in testa alla classifica, la seconda insieme con lo splendido Napoli spallettiano, il che rende ancora più lusinghiero il primato atalantino; quinta partita su otto senza prendere gol, blindando ulteriormente la miglior difesa del torneo; magia di Muriel e pazienza se non segna perché se continua a giocare così si sbloccherà presto; secondo gol in Serie A di Lookman, che aveva già sigillato la vittoria di Marassi sulla Samp, all'esordio in campionato; grandi prove di Okoli e Scalvini.
Tifosi in delirio perché un'Atalanta così in alto e per così tanto tempo non l'avevano mai vista né i nostri antenati né i discendenti. Sino a questo inizio autunno dell'Anno Domini 2022, scolpito nel cuore dei bergamaschi. Credo che Gasp non potesse desiderare un modo migliore per solennizzare il record di 299 partite sulla panchina nerazzurra eguagliando il primato assoluto di Emiliano Mondonico e volando con una media di successi pazzeschi: 155 vittorie, 76 pareggi, 68 sconfitte. Cioè, da quando guida la Dea, Gian Piero ha vinto una partita su due e il successo sulla Viola è tanto più significativo tenuto conto del valore dell'avversario che, probabilmente, ha disputato la migliore prova dall'inizio della stagione, ma, ancora una volta, ha pagato dazio alla cronica incapacità di segnare.
L'Atalanta, invece, continua la sua marcia implacabile, davvero trasformata da Gasperini rispetto ai canoni cui ci aveva abituato nei primi sei anni del suo mandato percassiano. La squadra gioca un calcio certamente meno spettacolare, decisamente più ragionato, eppure terribilmente efficace.
Partita dopo partita, il disegno strategico diventa sempre più chiaro anche se non ditelo al presidente poiché il suo mantra va rispettato (l'importante è raggiungere quota 40) e porta pure bene. Tuttavia, se continuerà a tenere questo passo, l'Atalanta se la giocherà sino in fondo nel torneo più anomalo che mai, con 15 partite nei primi tre mesi, lo stop di 52 giorni imposto dal mondiale, la ripresa il 4 gennaio, la Coppa Italia a ruota. E le rivali di vertice in campo ogni 3-4 giorni per via delle competizioni Uefa.
No ai voli pindarici e siano banditi i proclami impregnati di vanagloria. Questa squadra lavora, fatica, vince e alimenta nei propri tifosi il diritto di sognare. In fondo, che vita sarebbe se fosse proibito sognare?