Primato meritato

Nessuno lo dice, ma la verità è semplice: è l'Atalanta la grande sorpresa del campionato

La squadra di Gasperini è forte, sebbene in modo diverso rispetto al passato. I risultati non li raccogli per strada, li conquisti sul campo

Nessuno lo dice, ma la verità è semplice: è l'Atalanta la grande sorpresa del campionato
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di Fabio Gennari

Dopo otto giornate di campionato, l'Atalanta ha conquistato 20 punti su 24. È sempre passata in vantaggio, non ha mai perso ed è prima in classifica. Certo, con il Napoli. Ma non si capisce come mai si parla quasi solo del Napoli (che è fortissimo). O della Roma (che è fortissima). O della Lazio (che è fortissima). O del Milan (che è fortissimo). Poi, voltando pagina, si trovano le crisi di Inter e Fiorentina e oggi si parlerà della rinascita della Juventus. E magari del ritorno del Sassuolo. Tutto vero, tutto bello, tutto interessante. Ma l'Atalanta è prima in classifica, senza una sfilza di giocatori che erano dei pilastri del gruppo di ieri e con margini di crescita, soprattutto offensivi, enormi.

Gasperini, in conferenza stampa sia prima che dopo la gara contro la Fiorentina, ha parlato di questa sensazione che c'è nell'ambiente, ovvero di come l'Atalanta venga considerata meno di altre formazioni che segnano di più. Fanno spettacolo, creano occasioni. Sembrano tutte più considerate, credibili. Poi però arriva il campo e l'Atalanta ha gli stessi punti del Napoli, la miglior difesa (orobica) a braccetto con il miglior attacco (partenopeo). La differenza è che il Napoli ha cambiato interpreti ma non il modo di giocare (almeno a livello di proposta), mentre da Bergamo arrivano segnali al calcio italiano di quanto Gasperini sia bravo a trovare soluzioni anche opposte alla sua idea di calcio.

L'Atalanta contro la Fiorentina ha concesso agli avversari il 62 per cento di possesso palla. Ha completato 204 passaggi in meno (242 contro 446), eppure ha vinto 1-0. Non con fortuna, ma con merito. Perché anche difendersi bene è un merito, nel calcio non è mai stato vietato. E farlo come non lo hai mai fatto, capitalizzando al massimo la capacità di andare sempre in vantaggio (8 volte su 8) e dando una sensazione di solidità, è un merito. Un grande merito. Chi vince ha ragione, ci sono diversi modi di arrivare al risultato e non è detto che quello meno spettacolare sia poco soddisfacente.

Con 20 punti in otto giornate, Gasperini sta stritolando tutti i (pochi) record che ancora non portano il suo nome. In 299 partite con la Dea ha chiuso 92 volte senza incassare un gol. La media, in questa stagione, è schizzata verso l'alto con cinque partite su otto a quota 0 gol incassati. Tutto questo senza giocatori importanti, infortunati o ceduti, e con un gruppetto di giovani che scende in campo e cerca di migliorare. Partita dopo partita. La pressione della prima pagina, probabilmente, non si farà mai sentire dalle parti di Bergamo. Ma quanto è bello sentire che li in vetta c'è anche l'Atalanta. Con la Juve a -7, l'Inter a -8 e la Fiorentina a  -11. Chapeau, cara Dea.

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