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A Dossena il ponte tibetano va a gonfie vele e si punta anche alla riapertura del Mirasole

Molti i visitatori dell’attrazione turistica, che hanno anche ammirato il parco minerario e speleologico

A Dossena il ponte tibetano va a gonfie vele e si punta anche alla riapertura del Mirasole
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Sono già arrivati a circa 12 mila i visitatori del ponte tibetano di Dossena. L’opera è aperta al pubblico da giugno scorso nei fine settimana, mentre dalla scorsa metà di luglio giornalmente. Adesso l’affluenza continua, sebbene non ci siano gli stessi numeri di quest’estate e, in particolare, del mese di agosto. In questa prima fase, i visitatori sono stati soprattutto bergamaschi, anche se non sono mancati tedeschi, svizzeri, francesi, indiani e cinesi.

Chiamato “Ponte del Sole”, lungo 505 metri, il più lungo al mondo nella tipologia a pedata discontinua, si erge a circa 120 metri dal suolo. A fornire i dettagli ed i numeri è stato oggi (lunedì 3 ottobre) il sindaco di Dossena, Fabio Bonzi, all’Eco di Bergamo: molti, oltre a passeggiare sul collegamento presente nel comune montano, hanno anche visitato il parco minerario e speleologico, oltre ad usufruire delle realtà della ristorazione del territorio e dei tre b&b esistenti in paese, con 18 posti letto. Proprio per ovviare al problema attuale dei pochi posti per dormire disponibili, il primo cittadino ha annunciato che sarà sistemato e riaperto l’ex albergo Mirasole, chiuso da ormai dieci anni.

Bonzi ha infatti spiegato che, nel 2017, i ragazzi della cooperativa “I Raìs” hanno riqualificato il primo piano dell’edificio in stile Liberty con locale bar, paninoteca e pizzeria. Adesso, con il sostegno del Pirellone, si sta cercando di sistemare anche il resto della struttura: nell’ambito del bando regionale Arest, che mette in palio 75 milioni di euro per diversi progetti in Lombardia, si lavorerà per arrivare entro fine novembre a un accordo di programma. L’idea è quella di un ostello, con spazi condivisi e piccoli appartamenti, mentre per la ristorazione ci si appoggerà all’attuale bar, ma ampliando l’offerta. Per concludere, si sta pensando anche ad aree per il coworking, alla realizzazione di una piscina e di un piccolo centro benessere.

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