Poiana ferita da un colpo di fucile: ricoverata e curata al Cras Wwf di Valpredina
L'animale è stato ritrovato a Songavazzo: aveva in corpo oltre venti pallini in piombo. A Roncola, invece, recuperato un biancone che era stato detenuto in cattività
Il calendario venatorio si è aperto soltanto qualche settimana fa, ma sono già tantissimi gli animali selvatici feriti o uccisi da armi da fuoco e trappole illegali. I Cras (Centri di recupero animali selvatici) di tutta Italia hanno registrato un aumento: anche in provincia, il Cras Wwf di Valpredina ha recentemente avuto a che fare con due casi.
Martedì una poiana colpita da una fucilata è stata ricoverata presso il Centro: per l'animale, ritrovato a Songavazzo, la diagnosi è un'ala fratturata. In seguito alla radiografia sono stati individuati oltre venti pallini in piombo di piccolo diametro, solitamente utilizzati nella caccia ai piccoli uccelli migratori. Pratica molto diffusa in Bergamasca e nel Bresciano.
Il Cras di Valpredina ha, inoltre, soccorso un altro animale in difficoltà: si tratta di un biancone, noto anche come «aquila dei serpenti», ritrovato da un passante sul ciglio della strada a Roncola. Il rapace, molto indebolito, è un giovane nato quest'anno e dai segni evidenziati sul piumaggio – fortemente compromesso – è emerso che si tratta di un animale detenuto in cattività.
Il biancone migra alla fine dell'estate verso aree africane per svernare. L'esemplare recuperato, a causa delle condizioni delle penne remiganti e timoniere, non potrà essere reinserito in natura in tempo per consentirgli la migrazione con i suoi simili.