A processo Simba La Rue, il trapper che a giugno fu accoltellato a Treviolo
Udienza fissata per il 24 novembre. Oltre a lui, rinviati a giudizio anche gli otto membri della sua gang coinvolti nella faida con il rivale Baby Touché
Processo con rito immediato per Simba La Rue, all’anagrafe Mohamed Lamine Saida, e per altri otto giovani della sua gang. È questa la decisione presa dal gip di Milano Guido Salvini nei confronti dei giovani arrestati lo scorso luglio nell’ambito di una indagine della Procura di Milano su una “faida” tra gruppi di trapper rivali, che a Treviolo ha visto uno degli episodi più cruenti.
Secondo le ricostruzioni, il tutto sarebbe iniziato con il sequestro del suo rivale, il rapper Baby Touché, portato avanti da Simba La Rue e da altri membri della sua crew. Quest’ultimo, poco tempo dopo, nella notte tra il 15 e il 16 giugno, fu vittima di un agguato in un parcheggio del paese della Bergamasca. In quella occasione, La Rue venne ferito gravemente con una coltellata a una gamba. A causa delle cure mediche e del recupero post operatorio, le sue condizioni non sono risultate compatibili con il carcere. Per questo, da inizio settembre il giovane si trova agli arresti domiciliari in una comunità assistenziale.
Il processo davanti al Tribunale è stato fissato dal giudice, che ha accolto la richiesta del pubblico ministero Francesca Crupi, per il prossimo 24 novembre. Gli imputati ora possono scegliere se affrontare il processo o chiedere riti alternativi .