Passo importante

A bocce ferme: quello di Udine è un gran punto e conferma che l'Atalanta è grande

Il 2-2 della Dacia Arena è arrivato al termine di una partita ben giocata dai bergamaschi per oltre due terzi del match: peccato per la rimonta ma c'è da essere soddisfatti

A bocce ferme: quello di Udine è un gran punto e conferma che l'Atalanta è grande
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di Fabio Gennari

Prima del fischio d'inizio, viste le assenze e la maestosità del gioco espresso dall'Udinese, sembrava che l'Atalanta dovesse scendere in campo alla Dacia Arena come vittima sacrificale. Nessuna speranza contro chi aveva vinto 6 gare di fila, con un gioco spumeggiante e raccogliendo grandi consensi dalla critica. Poi per fortuna ci sono campo, pallone, avversari e arbitro, e iniziano le partite. Quella andata in scena ieri in Friuli ha dett0 alcune cose chiare: per 68 minuti su 95' la squadra di Gasperini ha tirato in porta, creato pericoli, giocato meglio, segnato 2 gol. I padroni di casa hanno fatto zero.

I meriti dei bergamaschi sono tanti, giocando con gli unici 3 difensori a disposizione e contro Deulofeu e Beto che sembravano spauracchi in grado di fare sfracelli, Okoli, Demiral e Scalvini hanno controllato il gioco senza affanni. E Sportiello ha passato il primo tempo come quegli anziani sulla panchina del parco che osservano i bimbi che giocano. Senza che debbano mai intervenire. Dalle parti di Silvestri, secondo mister Sottil, non ci sono stati pericoli, ma qualcuno dovrebbe allora spiegare perché l'Atalanta stava avanti 2-0. Con pieno merito.

Il calcio è strano, la punizione (giusta) che Deulofeu ha insaccato (con Pasalic e Hateboer che si aprono e Sportiello che non può nulla su quel palo...) è come se avesse dato il fischio d'inizio a un'altra sfida, con la Dea che non aveva più in campo Muriel e Lookman ma Hojlund e Malinovskyi. I due nuovi entrati, sul 2-0 e con l'Udinese sotto il pieno controllo dell'Atalanta potevano fare una gara che sull'1-2 e contro una squadra di casa decisamente più ficcante non era più possibile.

I 27 minuti finali dell'Udinese hanno premiato i padroni di casa con un pareggio indiscutibile. Sostenere che l'Udinese meritasse di vincere è sbagliato, dire che l'Atalanta meritava i 3 punti è altrettanto sbagliato. Le gare si "pesano" sui 90 di gioco più recupero e la bellissima sfida del Friuli si è chiusa sul risultato più giusto. Esaltante per chi ha rimontato, amaro per chi è stato rimontato, ma giusto. Con una grande differenza: l'Udinese aveva tutti a disposizione, l'Atlanta no. Eppure i nerazzurri hanno giocato a Udine con il piglio di quelli bravi. E si meritano tanti applausi.

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