Processo

La denuncia di un’americana: «Violentata in un Airbnb di Bergamo dal proprietario»

Una turista 25enne ha raccontato in un’aula del tribunale quanto le è accaduto il 16 aprile 2019

La denuncia di un’americana: «Violentata in un Airbnb di Bergamo dal proprietario»
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Aveva prenotato una casa su Airbnb per quella sera del 16 aprile del 2019, a Bergamo. Ma le cose non sono andate come aveva immaginato. Una brutta avventura quella vissuta da una 25enne di New York, che ora vive in Australia, raccontata ieri mattina in aula di tribunale, a Bergamo, durante il processo collegiale a porte chiuse.

Un cittadino peruviano di 60 anni, mediatore culturale, deve rispondere di violenza sessuale nei confronti della ragazza, che era in città per salutare degli amici. Era da poco arrivata in aereo dalla Grecia e si sarebbe dovuta recare a Brema un paio di giorni dopo. Ha quindi prenotato una stanza affidandosi alla piattaforma Airbnb.

Ha optato per via San Bernardino, in una camera che si trova in un appartamento di proprietà dell’imputato. Che la invita a cena in un ristorante lì vicino. Mangiano e soprattutto bevono molto. Quella stessa sera, l’uomo avrebbe approfittato della giovane nella cucina dell’appartamento, baciandola e palpeggiandola contro la sua volontà.

Ulteriori abusi, secondo il difensore del peruviano, non sarebbero avvenuti, anche perché l’imputato soffrirebbe di disfunzioni confermate da certificazione medica. La vittima, comunque, riesce a sottrarsi e chiama la sua migliore amica, in Spagna, per raccontarle l’accaduto. Scoppia in lacrime.

La mattina successiva la 25enne americana fa i bagagli e se ne va. Sentiti in aula anche la madre, che aveva sentito la figlia al telefono la mattina dopo l’accaduto, l’amica che ai tempi viveva in Spagna (ora sta a Berlino) e il dipendente di Airbnb con cui la vittima si è confrontata nei mesi successivi all’accaduto.

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