La svolta

Concessionari d'auto, è in atto una grande rivoluzione (anche a Bergamo)

Molte case produttrici puntano sulla vendita diretta "on demand". E così tante attività chiuderanno o si trasformeranno in agenzie

Concessionari d'auto, è in atto una grande rivoluzione (anche a Bergamo)
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di Wainer Preda

Il mondo dell’auto è di fronte a un cambiamento epocale. Ci vorrà qualche anno per la transizione, ma in un futuro prossimo oltre alle tecnologie cambierà anche il sistema di distribuzione delle vetture ai clienti, che attualmente gira interamente intorno alle concessionarie.

Il problema dei tempi di consegna

Dopo una lunga serie di cali consecutivi, a settembre il mercato dello auto è in ripresa. E basta accendere la tv per rendersi conto del massiccio bombardamento di spot di auto sempre più innovative. Tuttavia, sarà capitato anche a voi di andare al concessionario prescelto e sentirsi dire che i tempi di consegna della vostra nuova vettura sono lunghi, lunghissimi.
Anche 10-12 mesi.

Quelli, beninteso, non sono i tempi di costruzione della vostra auto. No, i tempi di consegna così dilatati sono dovuti in primo luogo alla difficile reperibilità dei chip di cui l’auto è dotata. Causa guerra e tensioni internazionali, i componenti elettronici e le materie prime in arrivo dalla Russia e dall’Oriente, necessari alle vetture di ultima generazione, sono praticamente introvabili.

Secondo Volkswagen servono fino a 3.500 sensori per gestire gli innumerevoli sistemi di bordo delle auto moderne. La difficoltà a reperire sul mercato i chip ha costretto la maggior parte delle multinazionali ad allungare i tempi di consegna. Poi, in parte, c’è un altro problema: alcune case automobilistiche stanno riorganizzando il loro sistema di produzione e trasformando i mandati oggi in essere con i concessionari in contratti d’agenzia. Anche qui, tempi lunghi.

Il nuovo modello di produzione

Passo indietro, per capire. Vista l’enorme quantità di auto invendute con la pandemia, da qualche tempo, alcune case automobilistiche stanno organizzando un nuovo modello di produzione che consenta di contenere costi e perdite: l’on demand. Ovvero, produrre su ordinazione. Il cliente sceglie la vettura online, la personalizza a suo piacimento e la ordina via internet. La casa costruisce e poi...

È proprio il "poi", la novità. Perché in alcuni casi, sarà la casa madre a gestire direttamente l’ordine. Dal produttore al consumatore, per metterla come un noto spot, grazie a un doppio canale di vendita: digitale (via internet) e fisico (gli show-room).

Ciò consente alla casa madre di definire le politiche commerciali. Ma anche di irrigidire il prezzo finale che oggi invece deriva dalla trattativa tra cliente e concessionario. Uno scenario che impensierisce gli attuali concessionari (...)

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