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Immaginate la Boqueria di Barcellona a Bergamo e un grande polo per le superiori

Nella progettazione di Porta Sud sono previsti 5 ila metri quadrati di un mercato al coperto e il trasferimento in via Gavazzeni di Lussana, Secco e artistico

Immaginate la Boqueria di Barcellona a Bergamo e un grande polo per le superiori
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Immaginate un grande mercato coperto, pensatelo su modello della Boqueria di Barcellona e mettetelo a Bergamo, alla stazione autolinee, lì dove oggi ci sono le pensiline. Se tutto andrà per il verso giusto, allora questa immagine si trasformerà in realtà.

Nella progettazione di Porta Sud sono previsti 25 mila metri quadrati di superficie commerciale e cinque di questi saranno destinati a un mercato al coperto. Un’idea che è stata accolta positivamente dai consiglieri comunali, opposizioni comprese.

Si tratterebbe di un intervento sulla scia delle due parole chiave dell’amministrazione Gori, riqualificazione e rigenerazione urbana. Un luogo vivace e vissuto come un mercato in stile europeo può diventare davvero, per usare le parole della consigliera Sonia Coter del M5S, un «elemento rigenerante». La stessa però ha sottolineato anche la necessità di «interrogarsi su dove si sposterà il flusso di problematicità che ora insiste in quella zona».

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È risaputo, nonché sotto gli occhi di tutti, quanto Piazzale Marconi e aree circostanti siano zone problematiche, sulle quali ha insistito la consigliera della lega Luisa Pecce: «È sempre problematico parlare della stazione, che soffre la presenza di immigrati. Questo tema lo dovremo affrontare prima che la nuova stazione europea entri nel vivo della sua attività, per evitare che un servizio ai cittadini si trasformi in un problema».

Le minoranze fanno quindi quello che sono chiamate a fare, vagliare le idee dell’amministrazione, ma anche individuare e discuterne gli aspetti possibilmente problematici. Come successo anche sul nodo del parcheggio di attestazione interrato da due mila posti auto che verrà costruito a sud dei binari. Coter ha proposto di prevedere «qualche forma di abbonamenti». E Monica Corbani, di Ambiente Partecipazione Futuro ha espresso perplessità sul fatti che un parcheggio potrebbe arrivare a invogliar più persone a scegliere l’auto, creando ulteriori problemi di traffico.

Ed è sempre la voce di Corbani che si è mostrata perplessa sulla creazione, attorno a via Gavazzeni, di un polo scolastico in grado di accogliere dieci mila studenti, trasferendovi in futuro il Lussana, l’artistico e il Secco Suardo. Parlando di rischio «città fantasma». L’assessore Francesco Valesini ha sottolineato invece l’importanza del progetto, resa ancora più evidente in un momento nel quale efficientamento e risparmio energetico sono fondamentali: «Ci si ragiona da 10 anni, l’idea non è mossa da un’insensibilità verso gli studenti. Vicino allo scalo gli istituti sono in edifici enormemente energivori. Gli investimenti sull’edilizia scolastica sono quelli del futuro, anche dal punto di vista della sostenibilità della spesa pubblica».

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