Le operazioni

Arrestato all'aeroporto di Orio un iracheno accusato di essere un trafficante di esseri umani

La Polizia ha reso noti alcuni interventi effettuati allo scalo nel fine settimana. Anche tre arresti per documenti falsi

Arrestato all'aeroporto di Orio un iracheno accusato di essere un trafficante di esseri umani
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Durante il fine settimana appena trascorso, la Polizia di Stato in servizio all'aeroporto di Orio ha dato esecuzione a due mandati di arresto europeo e a diversi arresti in flagranza di reato.

Il trafficante di esseri umani

In particolare, gli agenti hanno fermato H. H. M. H., 44enne iracheno proveniente da Istanbul il quale era stato condannato in Germania a ben quindici anni di reclusione per omicidio volontario e lesioni gravi. L'uomo, infatti,  tra febbraio e maggio di quest'anno si era reso responsabile del grave reato di traffico di esseri umani in quanto responsabile di tutte le operazioni di permanenza clandestina e successivo trasporto all’estero dei migranti, in particolare dal Terminal intermodale “Quadrante Europa” di Verona verso la Germania, a bordo di trailer ferroviari telonati.

La condanna per omicidio è conseguente a una tragedia avvenuta durante uno di questi viaggi: durante un "trasporto", alcuni stranieri avevano riportato ferite gravi e uno di loro, a causa di tali lesioni, era deceduto dopo quattordici giorni di agonia.

Gli altri arresti

Il secondo mandato di arresto europeo a cui è stata data esecuzione nel fine settimana a Orio era stato spiccato dalla Romania ed era a carico di un cittadino rumeno, P. A., di 21 anni. Il giovane è stato fermato di ritorno da Londra. In Romania, il 21enne deve scontare una pena di oltre tre anni di reclusione poiché ritenuto responsabile di lesioni personali e furti di automobili, reati tutti commessi in Romania nel periodo compreso tra il 2014 e il 2018.

Come spiega il comunicato diffuso dalla Questura di Bergamo, inoltre, sono stati eseguiti tre arresti in flagranza di reato per «possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi». Il primo è avvenuto a carico di un cittadino georgiano, Z. A. di 28 anni, diretto a Dublino con una carta di identità rumena risultata poi contraffatta; il secondo nei confronti di una cittadina somala, M. H. di 22 anni, diretta a Helsinki con una carta d'identità belga risultata poi contraffatta; il terzo in danno di un cittadino georgiano, I. N. di 27 anni, diretto a Palma di Maiorca con un passaporto belga risultato poi contraffatto.

Nella mattinata di oggi (17 ottobre), si sono celebrati i riti per direttissima e i tre sono stati tutti condannati a un anno di reclusione con pena sospesa e immediata liberazione in quanto non detenuti per altra causa. I soggetti sono stati poi messi a disposizione dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Bergamo per le relative espulsioni, essendo tutti irregolari sul territorio nazionale.

Infine, oltre all’attività di Polizia Giudiziaria, la Polizia di Frontiera ha eseguito alcuni respingimenti alla frontiera e in particolare nei confronti di un cittadino serbo di 44 anni, inottemperante al decreto di espulsione emesso dal prefetto di Lucca che, sfruttando un cavillo burocratico, è riuscito a eludere i controlli di frontiera per circa 14 anni.

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