Costo del metano quadruplicato: i rincari spaventano anche gli operatori
Dallo scorso anno a oggi, il costo del metano è passato da poco meno di un euro a quasi quattro. E gli operatori faticano a pagare le bollette
Continuano i rincari, non solo in materia di energia ma anche per quanto riguarda il carburante. Il metano, in particolar modo, è quello che ha registrato gli incrementi più elevati: dai 97 centesimi a settembre di un anno fa, fino ai quasi quattro euro per lo stesso periodo nel 2022, con picchi di 4,5 euro durante i mesi estivi. Un prezzo quadruplicato. La denuncia arriva dal gruppo distributori di carburante di Ascom Confcommercio Bergamo, raccolta da L'Eco di Bergamo.
A passarsela male, dunque, sono soprattutto i proprietari di automobili a metano e gasolio, mentre il gpl mantiene una linea piuttosto stabile. Chi possiede un mezzo diesel, infatti, ha dovuto fare i conti con prezzi che superano perfino quelli della benzina. L'incremento è notevole nonostante il taglio delle accise, che hanno ridotto di 30,5 centesimi al litro il prezzo di benzina e gasolio.
Questa misura è stata rinnovata dal governo Draghi fino al 31 ottobre 2022, grazie al decreto Aiuti-ter. A quasi due settimane dalla “data di scadenza” ancora non è chiaro come agirà il nuovo esecutivo. Una situazione di disagio che coinvolge, in ogni caso, entrambe le parti: automobilisti da una parte e operatori dall'altra, che hanno dovuto affrontare loro malgrado una diminuzione dei margini di guadagno al fronte dell'aumento delle spese.
«Costi che non possiamo chiaramente trasferire sul cliente finale, visto che i prezzi del carburante sono imposti dalle compagnie» ha spiegato il presidente del gruppo, Renato Mora. Così, anche solo tenere accese le insegne luminose la notte diventa una spesa da non sottovalutare, che va a pesare – insieme a tutto il resto – sulla bolletta mensile. Il rischio è tra rincari e costi, molti operatori non riescano più a sostenere l'attività.