Sicurezza

Sono 38 al giorno gli infortuni sul lavoro da inizio anno. Dodici le vittime

Servono più controlli, che nel 2021 si sono fermati al 5 per cento delle imprese, e i sindacati chiedono investimenti sulla formazione

Sono 38 al giorno gli infortuni sul lavoro da inizio anno. Dodici le vittime
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Uno dei più recenti è quello di una decina di giorni fa, alla Same di Treviglio, dove un operaio 49enne è rimasto gravemente ferito; ma sono tanti, troppi gli incidenti sul lavoro. Per i sindacati, questa è una settimana di mobilitazione, che culminerà sabato 22 ottobre con una grande manifestazione a Roma, alle 10, in piazza Santi Apostoli. I sindacati bergamaschi saranno lì. I numeri della nostra provincia, tra incidenti, infortuni e morti sul lavoro, sono alti.

Ogni giorno sono 38 le denunce di infortunio e da inizio anno siamo già arrivati a 12 morti sul lavoro. Un dato estremamente vicino a quello dei decessi registrati nel 2021, quando ne sono stati contati un totale di 13. Ci sono tutti i presupposti per pensare che questo numero verrà ampiamente superato nel 2022.

E i dati registrano una crescita da ogni punto di vista. Ad agosto, erano già a 8.897 gli infortuni sul lavoro denunciati, con un aumento del 22 per cento rispetto alle stesso periodo del 2021, così come le malattia professionali, che sono aumentate del 17,4 per cento rispetto all’anno precedente.

Per arginare il fenomeno servono i controlli, sempre troppo pochi. Basti pensare che nel 2021 solo il 5 per cento delle imprese è stata oggetto di sorveglianza. I sindacati puntano ora anche sula formazione. Tra le richieste di Cgil, Cisl e Uil, c'è infatti la programmazione di un grande investimento sulla formazione, introducendo la materia anche nei programmi scolastici, a partire dal primo anno delle scuole secondarie di secondo grado.

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