L'appello delle città

Volontari per Bergamo e Brescia Capitali della Cultura 2023, ecco come partecipare

Le modalità per aderire alla proposta e la campagna lanciata sui social e su Youtube. Scritto anche un Codice Etico

Volontari per Bergamo e Brescia Capitali della Cultura 2023, ecco come partecipare
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In occasione di Bergamo e Brescia Capitale italiana della Cultura 2023, il Centro di Servizio per il Volontariato di Bergamo e l’associazione Volontari per Brescia, insieme ai due Comuni di riferimento, hanno voluto promuovere uno specifico progetto per coinvolgere i cittadini nelle tante iniziative che animeranno il 2023.

Si intitola “Volontari in città” e ha l’obiettivo di chiamare a raccolta le persone per farle diventare protagoniste di eventi unici e vivere il territorio. I volontari saranno impegnati in molte delle attività che si svolgeranno durante l’anno, a partire dai giorni dell’inaugurazione nel mese di gennaio fino alla chiusura della Capitale della Cultura 2023. Potranno candidarsi per le iniziative attraverso l’apposito portale volontari.bergamobrescia2023.it.

Per avvicinare i cittadini a questa proposta è stata anche progettata un’apposita campagna, avente come filo rosso l’inclusione: «Parola su cui – ha spiegato Marina Rossi, presidente di Volontari per Brescia – si è incentrato tutto l’iter di lavoro per sottolineare la multietnicità e multiculturalità di Bergamo e Brescia. Da qui l’idea di utilizzare il dialetto, espressione che accomuna le due città, con un gioco di parole in italiano e in inglese. Insieme sottolineano che, anche se in forme diverse, parliamo tutti la stessa lingua: quella del volontariato».

Grazie alla disponibilità dei due Comuni è stata anche realizzata una piattaforma comune, disponibile da oggi (mercoledì 19 ottobre), per il reclutamento online dei cittadini, sulla quale ciascuno potrà individuare l’evento maggiormente compatibile con i propri interessi e le proprie disponibilità.

Si è inoltre elaborato un "Codice Etico", scritto da un gruppo di lavoro misto, che si propone come strumento per favorire il riconoscimento, la programmazione e l’organizzazione delle attività di volontariato, come ha spiegato il presidente di Csv Bergamo, Oscar Bianchi. In particolare, il codice stabilisce che il ruolo del volontariato è sempre a supporto e non può essere sostitutivo di funzioni lavorative ordinarie, ne definisce le mansioni e impegna i soggetti a formare adeguatamente le persone che presteranno questo servizio. A tutti i soggetti che sottoscriveranno il Codice Etico e si impegneranno a rispettarlo, verrà anche riconosciuto un marchio distintivo.

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