In vista del 2023

Il Bar Flora gestirà l'ex casa del custode (con terrazza e dehors) a fianco di Porta Sant'Agostino

Concluso l'iter di assegnazione dell'edificio sopra l'acquedotto. Necessita di alcuni lavori di manutenzione e risanamento. Ospiterà anche un info-point

Il Bar Flora gestirà l'ex casa del custode (con terrazza e dehors) a fianco di Porta Sant'Agostino
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L'ex casa del custode dell'acquedotto, a pochi passi da Porta Sant'Agostino sullo spalto di San Michele, ha un gestore: si tratta del Bar Flora, attività che da decenni si affaccia su piazza Vecchia. Al bando di assegnazione, voluto dal Comune di Bergamo, si sono presentati tre soggetti, di cui uno escluso per difetti amministrativi nella presentazione della domanda.

«Si concretizza così un progetto – commenta il Consigliere delegato per Città Alta Roberto Amaddeo – che l’Amministrazione inseguiva da tempo per valorizzare al meglio una parte importante del percorso delle Mura patrimonio Unesco. La casa del Custode, insieme alle attività del Parco Sant’Agostino e a quella prevista nel giardino dell’Accademia Carrara, saranno i tre vertici di un triangolo dell’accoglienza, non solo della somministrazione, che porterà servizi all’Università e alla città per 12 mesi».

La casa del custode è un edificio di circa 95 metri quadrati, con una terrazza esterna di 300 metri quadrati e uno spazio dehor di altri 150, che necessità però di alcuni lavori di sistemazione. L'intervento manutentivo di risanamento, dal costo di 160 mila euro, spetterà all'operatore che si è aggiudicato il bando: tra i lavori necessari ci sono l'impermeabilizzazione della copertura, il risanamento degli intonaci interni ed esterni, dei serramenti e del portoncino d'ingresso, l'adeguamento dell'impianto termico ed elettrico e l'isolamento termico del pavimento.

Il progetto vincitore ha come obiettivo la costruzione di relazioni con il quartiere e il territorio, nonché collaborazioni con soggetti del terzo settore come l'Orto Sociale e il Carcere di Bergamo - con qui Flora ha già avviato forme di cooperazione da tempo. Inoltre, la proposta permetterà la realizzazione di uno spazio che possa accogliere bergamaschi e visitatori, in ottica della Capitale della Cultura 2023.

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