Inflazione annua a Bergamo: rincari su tutto, ma da noi pesa soprattutto l'istruzione
Nella classifica italiana per settore di spesa, qui i prodotti alimentari salgono "solo" dell’8,7%, male la scuola: +9,5% (terzi in Italia)
Secondo i dati Istat, l'inflazione annua a settembre 2022 in Italia è stata dell'8,9% (+7% a Bergamo). Tradotto, rispetto a un anno fa il costo della vita del nostro Paese è aumentato mediamente di questa percentuale. Ovviamente, la situazione cambia da città a città e da settore di spesa a settore di spesa.
L'Unione Nazionale Consumatori ha condotto uno studio su questi dati, analizzando tutti i rincari di ogni città e stilando la classifica completa di quelle con i maggiori rialzi annui per quanto riguarda cibo e bevande, acqua e rifiuti, scuola dell’infanzia, ristoranti e alberghi.
Prodotti alimentari
Per i prodotti alimentari e le bevande analcoliche, se in Italia sono saliti dell’11,7% su settembre 2021, equivalenti a una stangata pari in media a 660 euro in più su base annua, in molte città è andata molto peggio. Ma non è il caso di Bergamo. La nostra città, infatti, risulta essere la più risparmiosa nel settore, con un rialzo "solo" dell’8,7%, pari a 498 euro. Sotto media nazionale anche Como (+9,1%, 521 euro), Parma (+9,2%, 492 euro) e Milano (+9,5%, 517 euro).
Acqua, rifiuti e spese condominiali
Per quanto riguarda la fornitura di acqua, raccolta rifiuti e spese condominiali, se in Italia l'inflazione tendenziale di settembre è bassa, +1,8%, a Bergamo il rialzo annuale è stato del 3,5%. Sopra media, ma inferiore a Milano (+5,3%) e Como (+9%). Nessuna variazione, invece, a Brescia.
Istruzione, batosta a Bergamo
Il dato peggiore, la nostra città lo registra nell'ambito dell'istruzione. Per quanto riguarda la Scuola dell'infanzia e l'istruzione primaria, che s'incentra sul settore privato, si profila una vera stangata per le famiglie bergamasche, dove si registra un aumento di spesa medio del 9,5% sul settembre 2021. Peggio è andata solo ai cittadini di Ancona (+12,1%) e Como (+12%). Un dato decisamente superiore rispetto al dato nazionale, fermo a un +2,8%. Decisamente meglio è andata a Milano ("solo" +2,5%) e a Brescia (dato invariato).
Uscire a mangiare costa caro
Rispetto alle altre città italiane, a Bergamo andare in ristoranti, pizzerie, bar, pasticcerie, gelaterie o fare acquisti in gastronomie e rosticcerie, costa leggermente meno. In Italia, infatti, l'inflazione annua è pari al +5,9%, mentre nella nostra città si registra "solo" un +3,3%, 71esimo dato italiano. Decisamente molto meno bene è andata a Brescia (+8,8%) e a Milano (+6,6%).
Gli aumenti nel turismo
Infine, il dato che riguarda i prezzi relativi ad alberghi, motel, pensioni, bed and breakfast, agriturismi, campeggi e ostelli della gioventù: in Italia il rialzo nei dodici mesi è stato addirittura del 16%, con Trapani che guida la classifica con uno spropositato +45,5% su settembre 2021. Anche Milano non se la passa bene, con un incremento annuo del 43,8%. Bergamo si ferma a un +12,3%, mentre è andata molto meglio a Brescia (+4,2%).