Assemblea annuale

Moschea a Bergamo: i soldi dal Qatar ci sono, ora serve un luogo

Il Centro culturale islamico sembra sempre più vicino al suo sogno di costruire un "oratorio" islamico con luogo di culto, campi, libreria

Moschea a Bergamo: i soldi dal Qatar ci sono, ora serve un luogo
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Tra gli argomenti discussi ieri, primo novembre, in via Cenisio, all'assemblea annuale del Centro culturale islamico, non ci sono stati solo i bilanci, ma anche importanti novità sulla possibile nuova sede dell'organizzazione. Il sogno, coltivato ormai da tempo dalla comunità, è quello di costruire una moschea con tanto di campi annessi, libreria e parcheggi.

Il processo all'ex presidente

Prima di entrare nel vivo di questo argomento, un punto è stato dedicato allo stato del processo contro l'ex presidente Imad El Joulani, accusato di aver tenuto all'oscuro dei fedeli la donazione di cinque milioni di euro fatta dalla Qatar Charity Foundation e aver avviato un cantiere in un'area dove non c'era destinazione d'uso. Assolto in primo grado, l'uomo è stato invece accusato per truffa in appello. Entro il 27 settembre scorso ha avuto l'opportunità di fare ricorso in Cassazione, possibilità che sembra avere colto.

L'ingresso al Centro culturale islamico

Un luogo adatto per la moschea

La vicenda giudiziaria aprì inevitabilmente delle fratture interne alla comunità, rendendo ancora più difficile un progetto che già in sé presenta problematiche e scogli non indifferenti. Ora, sembra che il Centro sia pronto ad andare oltre e nell'assemblea di ieri, come riporta il Corriere Bergamo, Mohamed Saleh, presidente onorario, ha rivelato: «siamo andati a vedere 4 o 5 posti, lontani dal centro abitato perché non vogliamo urtare la sensibilità di nessuno. In attesa che finisca il processo, serve liquidità per poter siglare nuovi accordi per gli stabili, ma siamo un po’ indietro con i tempi. Per questo invito i nostri fratelli a scendere in campo e fare donazioni di 500 euro».

Il nuovo presidente

Durante l’assemblea è stata anche ufficializzata la nomina a presidente del centro culturale islamico di Mohamed Loai Kudsi, che ha confermato la disponibilità dei donatori esteri a finanziare l’operazione.

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