A Bergamo le imprese attive registrano il valore più basso degli ultimi dodici anni
Crollano del 2,1 per cento, soprattutto nelle costruzioni, commercio e manifattura. Le cessazioni in aumento del 12,8 per cento
Il terzo trimestre 2022 si chiude con 92.757 sedi di imprese registrate in provincia di Bergamo. I dati sono quelli diffusi oggi (mercoledì 2 novembre) dalla Camera di Commercio: sono in atto un calo delle iscrizioni e una crescita delle cessazioni su base tendenziale. Le iscrizioni sono infatti 890 (in diminuzione del -12,4 per cento su base annua) mentre le cessazioni complessive sono 3.044 (in aumento del +254,5 per cento su base annua).
«Nel terzo trimestre 2022 la demografia d’impresa bergamasca mostra chiari segnali di rallentamento – ha spiegato il presidente della Camera di Commercio di Bergamo, Carlo Mazzoleni -. Le iscrizioni sono infatti calate, mentre le cessazioni complessive sono aumentate a seguito di due dinamiche, la cancellazione delle posizioni inattive da lungo tempo e il rimbalzo rispetto ai livelli minimi toccati nel biennio della pandemia. Le imprese attive, inoltre, hanno registrato il valore più basso degli ultimi dodici anni. Questo quadro si spiega con le dinamiche di crescita nei prezzi dell’energia e delle materie prime e l’inflazione, le quali hanno causato il rallentamento di tutti settori ma soprattutto dell’industria dell’artigianato e dell’agricoltura».
L’aumento delle cessazioni d’ufficio, nello specifico, si deve alle cancellazioni massive di posizioni inattive, che in questo trimestre ha riguardato le imprese individuali con partita Iva che non hanno compiuto atti di gestione nell'ultimo triennio. Il saldo complessivo tra iscrizioni e cessazioni complessive risulta negativo, con -2.154 unità , mentre il saldo tra iscrizioni e cessazioni non d’ufficio risulta positivo (+63 unità). Il tasso di natalità delle imprese registra 1,0 per cento, mentre il tasso di mortalità si attesta su 3,3 per cento. La loro differenza, ovvero il tasso di turnover netto (-2,3%) mostra come, in questo trimestre, la dinamica demografica provinciale sia negativa.
Le imprese attive risultano in calo di 1.816 posizioni, pari a -2,1 per cento su base annua, per un totale di 83.149. Quanto al tasso di natalità per settore, sono lievemente positivi i tassi di costruzioni (+0,8 per cento), servizi (+0,7 per cento), commercio (+0,6 per cento), manifattura (+0,5 per cento) e agricoltura (+0,4 per cento). Osservando, invece, il tasso di mortalità per settore, l’agricoltura rileva il valore inferiore (1,3 per cento). Sono maggiori i tassi di mortalità delle costruzioni (5,9 per cento), del commercio (3,9 per cento), della manifattura (3,0 per cento) e dei servizi (2,2 per cento).
Nel terzo trimestre 2022 sono 29.093 le imprese artigiane registrate. I dati di flusso mostrano una diminuzione su base tendenziale delle nuove iscrizioni, che sono state 329 (-17,8 per cento su base annua), e un aumento delle cessazioni complessive, d’ufficio e non d’ufficio, che sono state 1.594. Le imprese artigiane attive sono, invece, 28.961 e riportano, in relazione allo stesso trimestre dell’anno scorso, un calo di -1.167 posizioni e una variazione tendenziale pari a -3,9 per cento.