Tutto il campionato tifa Atalanta: fermare il Napoli significa riaprire ogni discorso
La squadra ha la possibilità di conquistare punti importanti, per vincere serve però la partita perfetta. Tutte le avversarie sperano
di Fabio Gennari
Inutile girarci attorno: questa sera alle 18, tutta l'Italia del pallone tiferà Atalanta. Nella sfida contro la prima in classifica che attende i bergamaschi (32 i punti del Napoli, 27 quelli della Dea) serve un risultato positivo per la squadra orobica: con un pareggio le distanze resterebbero immutate, con un successo si andrebbe addirittura a -2, ma è il successo del Napoli quello che nessuna delle inseguitrici vuole.
Se il Napoli vincesse anche a Bergamo, ovvero in casa della seconda in classifica, diventerebbe poi dura andare a riprenderlo, e questo nonostante manchi ancora molto alla fine del torneo.
In questo fine settimana ci sono in programma anche Roma-Lazio e Juventus-Inter, il Milan gioca oggi con lo Spezia e scenderà in campo dopo il fischio finale di Atalanta-Napoli. Prima di preoccuparsi della classifica delle altre, giusto tenere bene a mente quello che può fare la Dea: se si battessero i partenopei, a quota 30 punti in classifica le distanze con Roma (25), Lazio (24), Inter (24) e Juventus (23) potrebbero aumentare ancora.
L'errore più grande che può commettere la squadra orobica è pensare che l'assenza del gioiellino Kvaratskhelia possa azzerare o quasi la forza del Napoli. Tutt'altro. Una squadra che segna 30 gol con 13 marcatori diversi in 12 giornate è senza dubbio molto più che solo un talento, seppur purissimo, come il georgiano: la mancanza si farà sentire, ma dalle parti di Musso bisognerà tenere le antenne drittissime.
Per vincere, poi, è necessario anche fare gol: se ci riuscisse Hojlund potrebbe essere il primo 2003 del campionato a raggiungere quota 2 gol in A.