Regionali: Letizia Moratti si candida col Terzo Polo e mette nell'angolo il Pd
Il segretario regionale dei dem Peluffo: «Non la votiamo». M5S e Sinistra Italiana contrari all'ex di centrodestra. La Lega ironizza: «Auguroni»
di Wainer Preda
Fine settimana convulso sul fronte politico. La discesa in campo di Letizia Moratti, che si è candidata ufficialmente alla presidenza di Regione Lombardia con la sua lista civica affiancata dal Terzo polo di Carlo Calenda e Matteo Renzi, costringe il Partito Democratico ad arrivare, quanto prima, a una decisione sul suo candidato.
La Moratti, presente sabato 5 novembre alla manifestazione pro Ucraina lanciata dal Terzo polo a Milano, nel pomeriggio di ieri ha rotto gli indugi. E con un colpo di teatro, anticipato dalle dimissioni di settimana scorsa, é passata dal centrodestra al centro (tendente a sinistra), candidandosi ufficialmente allo scranno più alto di Palazzo Lombardia.
In un'intervista a Repubblica l'ex vicepresidente della Regione ha attaccato il centrodestra che l'ha sostituita con Guido Bertolaso: «Questa è una destra che, a furia di alzare muri, ci chiude tutti in un recinto» ha detto. «Ci vuole un approccio nuovo, una sintesi innovativa tra riformismo e pragmatismo. Mi rivolgo anche al Partito democratico e a tutte le altre forze politiche che vogliono interpretare questa fase nuova di cambiamento».
C'è chi come Calenda sogna un ticket con Carlo Cottarelli alle regionali. «Stimo molto Cottarelli, sono in contatto con lui così come con tanti altri interlocutori - spiega Moratti - . Ma sono scelte che non mi competono, si tratta di decisioni che deve prendere il Pd».
La reazione del Pd: non la sosteniamo, non ci facciamo imporre niente
Il Pd però è molto, molto scettico. Mentre l'ala di Dario Franceschini e dell'ex ministro Lorenzo Guerini vedrebbe bene una convergenza sulla Moratti, quella di Andrea Orlando e dell'ex segretario Nicola Zingaretti non ne vuole sapere. La mossa del Terzo polo rischia di spaccare il partito.
La candidatura di Letizia Moratti «non è un'opzione e anche dall'assemblea è uscita questa indicazione. Non credo possa funzionare che c'è qualcuno che decide anche per gli altri. Siamo disponibili a confrontarci ma non vogliamo imporre niente a nessuno né farci imporre niente da nessuno», ha detto il segretario del Pd lombardo Vinicio Peluffo a margine dell'assemblea regionale convocata domenica 6 novembre, a Milano.
Anche l'ipotesi di ticket tra Moratti e Cottarelli «non è un'opzione» ha affermato il segretario. Per scegliere il candidato in Lombardia «proporremo lo strumento delle primarie di coalizione aperte a tutti i cittadini», dichiara Peluffo. Primarie che, detto per inciso, sarebbero appannaggio del candidato del Partito Democratico, che ha il doppio dei voti del Terzo polo in Lombardia. Peluffo pertanto ribadisce: «Noi Letizia Moratti non la sosteniamo. Sono loro che si chiamano fuori, non dipende da noi».
Il Partito democratico deve risolvere un problema interno non da poco. Candidando un ex berlusconiana, contestata fino a ieri in Regione per la riforma sanitaria, i dem rischiano di perdere una fetta consistente di elettori di sinistra, che passerebbero al Movimento 5 stelle.
M5s: Moratti? Avevamo avvertito il Pd sulla strane mosse di Azione
Per i pentastellati la Moratti è fumo negli occhi. «Non siamo noi ad aver lasciato la porta aperta per così tante settimane a gruppi come Azione. Avevamo detto che il rischio era che si ripetesse quello che è successo a luglio, con Calenda che sbatte la porta al Pd e le forze progressiste che se ne vanno ognuno per la propria strada» ha detto il capogruppo lombardo del M5s al Pirellone Nicola Di Marco.
«Si era costruito un lavoro comune - ha ricordato il pentastellato - con i tavoli tematici in cui Azione ha partecipato solo un in un primo momento salvo poi sparire». Quindi «come facciamo a rincorrere forze politiche che non hanno mai partecipato a nessun incontro? - si chiede Di Marco - bisogna decidere se si vuole stare con chi vuole essere l'alternativa o chi vuole essere un surrogato del centrodestra, vedi Letizia Moratti».
Le primarie di coalizione proposte dal Pd «le fai se hai una coalizione, che oggi non c'è. Se e quando sarà formata si parlerà ma fino a oggi non è stata costituita, se c'è qualcuno che ci vuole seguire sui nostri temi e battaglie all'opposizione siamo disponibili, ma se qualcuno oggi vuole parlare con noi e domani con chi vuole candidare Moratti allora non siamo disponibili a dialogare», conclude Di Marco.
Sinistra Italiana, appello a M5s: presenti un candidato alternativo
«Calenda e Renzi evidentemente sono più interessati al loro progetto politico nazionale che a contendere al centrodestra Regione Lombardia" attacca Paolo Matteucci. Il segretario regionale di Sinistra Italiana lancia un appello al Movimento 5 Stelle: «Ci rivolgiamo esplicitamente al M5S: si opti per un programma ambiziosamente alternativo e un profilo di candidatura che lo rappresenti e sia in grado di recuperare i tanti cittadini lombardi che sfiduciati si astengono".
La Lega ironizza: auguroni a Moratti, per anni col centrodestra
Intanto la Lega ironizza. Ha fatto per anni il ministro, il sindaco e l'assessore col Centrodestra, oggi va a sinistra e si candida con Renzi. Auguroni". scrive il Carroccio sul suo profilo Twitter.