10mila euro risparmiati

Alzano taglia i buoni pasto ai dipendenti. I sindacati: «Così il caro bollette lo pagano loro»

Tra le misure per risparmiare energia in vista dell'inverno, anche la rimodulazione dell'orario pomeridiano

Alzano taglia i buoni pasto ai dipendenti. I sindacati: «Così il caro bollette lo pagano loro»
Pubblicato:
Aggiornato:

È polemica sulla decisione del comune di Alzano Lombardo di tagliare l'erogazione di buoni pasto destinati ai dipendenti. A denunciare la politica dell'amministrazione comunale sono i rappresentanti di Cgil Cisl Uil e Rsu del Comune: «dietro a misure che dovevano contrastare il caro bollette - sottolineano - l'amministrazione sottrae soldi che sarebbero di competenza dei lavoratori. Milano e Bergamo ottimizzano le aperture degli uffici grazie al lavoro agile, altri invece usano la crisi come pretesto per tagliare i buoni pasto ai dipendenti».

La mancata erogazione ammonterebbe a circa diecimila euro annui. «Cosa ancor più assurda - aggiungono i sindacalisti - l'amministrazione pur dichiarando di voler adottare politiche per coinvolgere attivamente i lavoratori nelle misure di risparmio energetico, ha deciso di non destinare tali risorse a favore del personale». Un fatto «gravissimo» come lo definiscono i sindacati, considerando «l'ormai strutturale situazione di carenza di personale all'interno dell'ente, causa eccessivi carichi di lavoro da diversi anni a questa parte».

Quella dei buoni pasto è l'ultima di una serie di misure adottate dal Comune di Alzano Lombardo nel tentativo di contrastare il contrastare l'aumento dei costi legati all'energia. Il Segretario Generale, durante l'incontro convocato lo scorso 24 ottobre per discutere delle misure di risparmio energetico in vista dell'inverno, ha comunicato la rimodulazione dell'orario dei dipendenti al fine di ridurre le spese.

Si tratta di una riduzione del servizio nelle ore pomeridiane, «ma a conti fatti - sottolineano i rappresentanti - lo spegnimento degli impianti riguarderebbe appena quattro ore settimanali. Il vero risparmio deriva in realtà dalla mancata erogazione dei buoni pasto». Una situazione parzialmente analoga si è verificata nel Comune di Albino: anche in questo caso «i risparmi derivanti dalla mancata erogazione dei buoni pasto non saranno destinati ai dipendenti per l'anno corrente, mentre per il 2023 si spera nel ripristino della situazione previgente».

Seguici sui nostri canali