Furto meschino

Durante un intervento, qualcuno ha rubato un tablet all'ambulanza della Croce Rossa di Treviglio

I sanitari stavano effettuando un intervento in via Trento quando un furfante ne ha approfittato. «Siamo arrabbiati e delusi»

Durante un intervento, qualcuno ha rubato un tablet all'ambulanza della Croce Rossa di Treviglio
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Un furto di basso livello e che fa arrabbiare, visto che la vittima è stata la Croce Rossa di Treviglio. A raccontare quanto accaduto il 10 novembre è PrimaTreviglio.

Intervento in via Trento

I fatti sono avvenuti in via Trento. Una famiglia ha avuto bisogno di un intervento urgente del 118 per un'emergenza medica e a intervenire, dopo l'allarme inviato, è stato un equipaggio della Croce rossa cittadina. La squadra dei sanitari, a sirene spiegate, si è portata sul posto e, come sempre in questi casi, ha parcheggiato l'ambulanza sotto casa del paziente.

Un intervento di pochi minuti: entrare nell'appartamento, visitare il paziente, verificare i parametri vitali, predisporre l'autolettiga e poi organizzare il trasporto, in questo caso verso l'ospedale di Treviglio. Un'operazione di routine, che gli esperti sanitari della Croce rossa svolgono con rodata professionalità da anni e contando sulla comune consapevolezza dell'importanza del loro lavoro, che dovrebbe essere facilitato in ogni modo.

Tablet portato via

Soprattutto, gli operatori non dovrebbero preoccuparsi di altro se non di quello che serve al malato di turno, e ad accorciare i tempi per il trasporto in ospedale. Di certo, non dovrebbero preoccuparsi del fatto che qualcuno possa derubarli mentre stanno salvando vite umane. E invece è capitato proprio questo: nei pochissimi minuti in cui gli operatori facevano "avanti e indietro" dall'ambulanza all'appartamento, mentre attendevano un'ambulanza di supporto per effettuare alcune operazioni necessarie, qualcuno ha deciso di approfittarne.

Un passante, che al momento resta ignoto, ha infatti colto un momento in cui non c'era nessuno per salire sui sedili del conducente e rubare un tablet che era fissato a un supporto sul cruscotto e che i sanitari utilizzano come "navigatore satellitare" per raggiungere le destinazioni indicate.

Quando l'autista si è rimesso alla guida e si accingeva a riaccendere la sirena per dirigersi verso l'ospedale, si è accorto che del dispositivo elettronico non c'era più traccia. Fortunatamente, non c'è stato bisogno di navigatore per percorrere il tragitto tra via Trento e l'ospedale: il soccorso è proseguito senza intoppi e ritardi. Ma una volta conclusa l'emergenza, dopo aver rovistato ovunque e perlustrato l'ambulanza da cima a fondo, agli operatori increduli non è rimasto che dedurre l'unica conclusione possibile: qualcuno si era portato via il device.

«Un gesto che ci fa male»

Il valore del dispositivo non è certo alto, spiega allibito il presidente della Croce rossa di Treviglio Massimo Marchesi. Ma a fare male è il gesto, meschino e gratuito: «Quando il nostro operatore mi ha avvisato dell'accaduto era incredulo e sconcertato, e io anche. Gli ho dovuto dire di non preoccuparsi e di non abbattersi. Ma davvero è incredibile... Mi chiedo che cosa possa passare per la testa a chi, nel passare accanto a un'ambulanza in servizio, decide di derubarla. Il gesto ci fa davvero male, siamo arrabbiati e delusi».

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