Leffe ricorda Arturo “vapore” Zenoni a 50 anni dalla morte
È più facile dire quali strumenti musicali non sapesse suonare che enumerare quelli in cui ci sapesse fare
Un’elevazione musicale per organo e ottoni, per ricordare un uomo che tanto ha dato alla comunità. Sabato 19 novembre alle ore 21 Leffe ricorda Arturo Zenoni, per tutti “Vapore” a cinquant’anni dalla morte, avvenuta la sera del 3 novembre 1972 a soli 58 anni.
Galantuomo di razza, schietto senza mezze misure – scriveva di lui don Giorgio Longo - crebbe ed educò sul suo stampo una famiglia con ben sette figli, eppure i suoi interessi di uomo socievole e gaio si allargarono in una molteplicità di contributi alla vita della comunità di Leffe. Per decine di anni in paese non ci fu festa civile e religiosa di cui non fosse stato protagonista geniale e estroso.
La sua presenza animava le compagnie e rallegrava i conviti. È più facile dire quali strumenti musicali non sapesse suonare che enumerare quelli in cui ci sapesse fare, dalla fisarmonica all'organo di chiesa, dalle campanine, grazioso strumento di suo conio, al potente complesso campanario della Prepositurale, del quale per decine d'anni fu il concertista assiduo e appassionato quanto valente.
Conosceva la tonalità di quasi tutti i concerti campanari della diocesi e i principali li aveva più volte sperimentati di persona in occasione delle solennità religiose. Fu tra i protagonisti della ricollocazione in paese delle campane dopo l'ultima guerra; si prodigò per il corpo musicale e per la scuola di canto, creò ed eseguì le illuminazioni per le sagre locali.
Fu per trent'anni "l'ascensorista della Madonnina" di Leffe: con uno speciale argano faceva scendere dalla nicchia lo stupendo gruppo fantoniano della Pietà, per poi ricollocarlo nella propria sede il giorno dopo la festa. Fu l'artefice ufficiale delle feste Leffesi; rimarrà sempre l'indimenticabile promotore dei fuochi di S. Rocco.
A ricordo di Arturo Zenoni verrà proposta un’elevazione dell’organista Gianluca Maver sull’organo Bossi Urbani del 1886, recentemente restaurato dall’organaro Pietro Corna, che proprio a Leffe ha il proprio laboratorio. Oltre all’organo saranno protagonisti anche Matteo Fagiani e Daniele Roncelli (tromba), Andrea Testa e Giovanni Capelli (trombone). Serata ad ingresso libero.