Rsa, manca personale e crescono i costi: il presidio dei sindacati in prefettura
Una delegazione di Cgil, Cisl e Uil è stata ricevuta dal Capo di Gabinetto per discutere del futuro delle case di riposo bergamasche
Si è tenuto questa mattina, sotto una pioggia battente, il presidio di Cgil, Cisl e Uil di Bergamo di fronte alla Prefettura di via Tasso. La denuncia dei sindacati riguarda la situazione critica in cui versano molte case di riposo della provincia, tra una rilevante carenza di personale nelle Rsa del territorio, costi per l'energia in aumento e finanziamenti da Regione «insufficienti».
Una delegazione di sindacalisti è stata ricevuta dal Capo di Gabinetto Marcella Nicoletti, in sostituzione del Prefetto che era impegnato all'incontro con il Presidente della Repubblica Mattarella. «Il confronto avuto in Prefettura è stato fruttuoso - fanno sapere i cinque sindacalisti -. La Capo di Gabinetto ci ha ascoltati con grande partecipazione. A lei abbiamo illustrato le nostre rivendicazioni, a partire dall’invito a costituire un Osservatorio territoriale specifico per l’area anziani».
«La dottoressa Nicoletti - proseguono - si è impegnata a contattare ATS proprio per dare vita a un organismo territoriale su anziani, case di riposo e sui nodi da noi sollevati. Ha poi garantito che si farà portatrice delle nostre istanze di fronte alle istituzioni regionali e nazionali. Abbiamo sottolineato che qui non è solo una questione di rette in aumento e di peggioramento delle condizioni in cui sono chiamati a operare i lavoratori: il punto chiave è il forte rischio che calino i livelli di cura per i ricoverati e che per loro non si riesca più a garantire un’assistenza dignitosa».
Oltre a quella di costituire un Osservatorio ad hoc, Cgil, Cisl e Uil hanno presentato alcune richieste, primo fra tutti un contributo straordinario da parte della Regione erogato con il vincolo del non aumento delle rette, per superare l'attuale emergenza. Dopodiché i sindacati chiedono azioni indirizzate all'innalzamento della qualità dell'offerta assistenziale, un sistema di governo delle rette per garantire equità e sostenibilità, maggiore trasparenza sul futuro delle Rsa e il rinnovo dei Contratti nazionali di una parte di lavoratrici e lavoratori del settore.