Villa d'Almè: addio a Angelo Capelli, il pittore dei melograni che ritrasse il Papa
L'artista bergamasco aveva 92 anni. Curioso della vita, realizzò il celebre arazzo della beatificazione di Giovanni XXIII
di Bruno Silini
Ottant’anni di ininterrotta attività artistica hanno segnato il cammino di Angelo Capelli scomparso mercoledì all’età di 92 anni. Il pittore di Villa d’Almè era diventato celebre per aver firmato l’arazzo della beatificazione di Papa Roncalli.
Aveva uno sguardo da ragazzino curioso della vita e ottimista per l’avvenire. Incontrarlo è sempre stato un florilegio di aneddoti divertenti. La sua prima scuola d’arte è stata nello studio di Aldo Locatelli, pittore di straordinaria tecnica che trovò in terra brasiliana un ambiente ideale per esprimersi.
In tempo di guerra il Capelli gli bucava i cartoni degli affreschi della bella chiesa di Santa Croce in Valle Brembana. Come fece notare in una recensione Sergio Zavoli, Capelli non è stato solo un ritrattista bensì un paesaggista gioioso, ingenuo, schietto e speranzoso.
Meravigliosi quei paesaggi collinari, quei bagliori in riva al fiume, quel sottobosco autunnale e quelle atmosfere da groppo estivo che svelano un’errabonda, inafferabile libertà d’invenzione, leggera o grassa di pennello e d’impasto, luminosa d’aria e struggente d’innocenza. Il suo frutto preferito era il melograno simbolo della vita che procede, che non s’arresta.
Quanti ne ha dipinti su carta da pacchi nel suo studio. Li teneva dentro una grande cartella, in un angolo, in quel disordine ordinato che (...)