Dopo la tregua

Luce e gas, tornano i rincari: a Bergamo prezzi più che raddoppiati ad ottobre

La nostra città ha registrato il +145,2 per cento, occupando la 33esima posizione nazionale per inflazione

Luce e gas, tornano i rincari: a Bergamo prezzi più che raddoppiati ad ottobre
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Il prezzo di luce e gas torna a crescere, dopo la tregua di ottobre. Anche a Bergamo, che si trova al 33esimo posto in Italia per inflazione. Arera, l'Autorità di regolazione dell'energia, ha infatti stabilito che dal primo novembre e per tutto il mese, la bolletta del gas salirà del 13,7 per cento rispetto ai prezzi di ottobre (quando erano temporaneamente scesi del 12,9 per cento rispetto a settembre). Queste percentuali sono calcolate sul modello di "famiglia tipo" del mercato tutelato, che consuma una media di 1.400 metri cubi di gas all'anno.

Un'inversione di rotta, che costerà agli italiani 1.714 euro in più all'anno che, sommati ai 1.782 della luce già scattati lo scorso 1 ottobre, determinano una "stangata" complessiva pari a 3.496 euro. Il continuo saliscendi, ha spiegato Arera in un comunicato, è dovuto al fatto che la componente del prezzo del gas (sempre rivolto agli utenti in mercato tutelato) viene aggiornata come media mensile e non più trimestrale. Per il mese di novembre, perciò, il prezzo è fissato in 91,2 euro / MWh.

Per monitorare l'aumento dei prezzi l'Associazione nazionale consumatori ha stilato una classifica, riferita però a ottobre 2022 quando l'aumento è stato in media del 135 per cento, delle città italiane dove il costo di luce, gas e altri combustibili è aumentato di più (o di meno). Come riportano i colleghi di News Prima, Bergamo si trova al 33esimo posto registrando il +145,2 per cento. Al primo posto c'è Perugia (+163,8 per cento), all'ultimo Potenza (+96,1 per cento). Altre città lombarde presentano dati simili, come Milano (+147,7 per cento) e Brescia (+145,6 per cento).

Tuttavia, c'è un significativo numero di famiglie bergamasche allacciate al teleriscaldamento (trentamila gli appartamenti in città) per cui l'Iva in bolletta non è stata ridotta, mai, restando invariata al 22% o al 10%: né attraverso il Decreto Aiuti-quater, né attraverso la legge di bilancio che il Governo Meloni sta discutendo in questi giorni. L'europarlamentare Maria Angela Danzì (M5s) ha presentato nei giorni scorsi un'interrogazione alla Commissione europea chiedendo che agli utenti con teleriscaldamento venga concessa l'Iva al 5%, come avviene per il gas.

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