In 156 per realizzare il grande albero partecipato che spicca in piazza a Osio Sotto
È alto sei metri e composto di 800 piastrelle di lana, tutte fatte a mano in ben dieci mesi di lavoro. Decorati anche lampioni e vetrine
Sono 800, sono tutte diverse, ciascuna unica a suo modo e sono state realizzate da 156 donne, che, sferruzzando, hanno portato a termine l'obiettivo che si erano date subito dopo le scorse festività: realizzare un albero di Natale fatto di piastrelle in lana create all'uncinetto. Missione più che compiuta, perché ora l'Albero partecipato, inaugurato nella serata di sabato scorso, il 3 dicembre, è di certo l'elemento che più attira l'attenzione nel centro di Osio Sotto, complice anche la sua altezza di ben sei metri. Non solo, sei piastrelle sono state proiettate sulla facciata del comune, che ogni sera fa da sfondo all'albero per chi arrivi da via Roma, creando un dialogo tutto natalizio. L'Amministrazione comunale ha fin da subito sostenuto e incoraggiato il progetto, seguendolo poi in tutte le sue fasi.
Era il 27 febbraio quando Milena Mastrogiacomo e Graziella Tironi, che hanno coordinato il progetto, organizzarono la prima riunione per spiegare tutti i dettagli a chi fosse interessato. In quell’occasione, vennero consegnate anche la lana e un piccolo foglio, con le istruzioni neofiti o per chi vuole ripassare come sferruzzare al meglio. Tuttavia, nei dieci mesi passati da quel giorno, il progetto è diventato ancora più grande e ha visto la partecipazione di una rete fatta non solo di singoli cittadini, ma anche di associazioni e realtà del territorio tutte unite dal comune obiettivo. La lana utilizzata è stata principalmente di riuso e quasi del tutto autofinanziata. Non solo, l'albero stesso è stato trasportato dall'impresa Gritti gratuitamente.
Nel complesso, l'Albero partecipato è stato davvero capace di sollecitare lo spirito di solidarietà e la volontà di collaborazione, unendo il tessuto sociale di Osio Sotto e con risultati straordinari. Le piastrelle realizzate sono state ben più di ottocento, tanto che le stime arrivano a contarne quasi quattro mila. È per questo che, passeggiando per il paese, quadrati di piastrelle illuminate fanno capolino accanto ai lampioni di via Matteotti e nelle vie dei quartieri, oppure si possono notare appesi nei negozi dei commercianti. Non solo, alcune piastrelle sono state usate per creare dei ponchi, il cui ricavato verrà devoluto in beneficenza, e altre ancora donate come coperte al Patronato San Vincenzo.