Romano di Lombardia, il caso del gattino "conteso" finisce addirittura sulla Rai
Due donne hanno salvato un micio di pochi mesi dalla strada e lo hanno portato all'oasi felina. Tornate, hanno scoperto che era già adottato
Trovano un gattino abbandonato per strada e decidono di portarlo all'oasi felina comunale perché in casa avevano già due cani. Poi cambiano idea e tornano per riprenderlo, ma il micio era già stato in adozione a un'altra famiglia: ha fatto rumore la vicenda accaduta a Romano di Lombardia, tanto che la trasmissione Mi manda Raitre ne ha dedicato un intero servizio andato in onda sabato 10 dicembre.
Il gattino di pochi mesi, battezzato Oreste, era stato trovato per strada lo scorso settembre dalla signora Giovanna e dalla figlia Tiziana. Le donne lo hanno portato a casa loro, ma i due jack russel che già "abitano" la casa erano troppo agitati per accogliere un nuovo membro peloso in famiglia. Così le due hanno deciso di portare il gatto all'oasi felina di Romano di Lombardia, gestita dall'Associazione Stragatti.
Qualche tempo dopo Giovanna e Tiziana tornano all'oasi con l'intenzione di adottarlo, ma scoprono che il piccolo Oreste era stato già adottato da un'altra famiglia. «Il gatto non è stato adottato il giorno dopo ma bensì due mesi e mezzo dopo essere stato tenuto in un trasportino non a norma e con una diffida in corso - hanno sottolineato le due donne -. Quando abbiamo portato il gattino ci hanno trattato a calci in bocca e in seguito offeso pesantemente, è proprio per questo che poi è successo tutto il macello».
Durante la trasmissione, l'avvocato dell'Associazione Stragatti, Filippo Portoghese, ha tuttavia rassicurato gli animi: il gattino sta bene, è con la sua nuova famiglia ed è disposto anche a fornire una fotografia che lo ritragga nella sua casa.
In collegamento con lo studio e il conduttore Federico Ruffo c'erano le due signore con la propria legale dello studio Crippa-Bruschi di Cassano d'Adda, il veterinario e la responsabile dell'Associazione, oltre che il sindaco di Romano di Lombardia Sebastian Nicoli, che ha chiesto non venga offuscato il grande impegno di tutti i volontari che operano nell'oasi felina, uno dei punti di riferimento di quella zona.