Ci sarebbe anche un membro della gang di Simba La Rue nel gruppo che ha violentato un compagno di cella
I fatti sarebbero avvenuti questa notte. Il ragazzo vittima delle aggressioni, 16enne, sarebbe stato legato, abusato e torturato
I membri della gang di Simba La Rue, il rapper che venne accoltellato la scorsa estate in un parcheggio di Treviolo e a capo di una banda di giovani responsabili di risse e violenze, continuano a far parlare anche dal carcere. E in negativo. Tra i giovani che, come riporta PrimaMilano, avrebbero violentato un ragazzo di 16 anni, detenuto nel carcere minorile Beccaria e loro compagno di cella, ci sarebbe infatti anche un membro della gang bergamasca.
Il fatto sarebbe avvenuto questa notte, quella tra il 14 e il 15 dicembre, quando il gruppo dei compagni di cella del giovane, finito in carcere con l'accusa di molestie per un palpeggiamento nei confronti di una donna sulla metro, hanno deciso di applicare la legge del taglione. I giovani hanno approfittato del cambio turno della guardia per agire e colpire nel sonno il ragazzo, legandolo alla finestra del bagno, violentandolo con l'uso di diversi oggetti, arrivando anche a spegnergli una sigaretta in faccia e sul braccio. E poi ancora calci, pugni e acqua bollente addosso. Una vera e propria tortura.
Alla guida del gruppo sembra ci fosse un ragazzo della Costa d’Avorio, ormai maggiorenne, ora accusato di violenza sessuale di gruppo e aggravata e di tortura, a causa del trattamento “inumano” e “degradante” che ha inflitto. Nel frattempo il ragazzo ha trovato un posto in una comunità grazie al lavoro dell'avvocata Daniela Frigione.