A Bergamo l'inflazione sale del 10%, ma l'aumento rimane contenuto rispetto alla media Lombarda
L'Unione Nazionale Consumatori ha stilato la classifica delle città più care e Bergamo si posiziona al 41esimo posto su 79
Quest'anno anche i bergamaschi, come tutti gli italiani, hanno speso e spenderanno di più. L'aumento dell'inflazione, che si traduce in maggiore spesa aggiuntiva, si fa sentire con un valore del +10 per cento tondo tondo e il rincaro delle spese per le famiglie è calcolato in media per un valore 2637 euro. Sono questi i dati che emergono dalla classifica delle città e delle regioni più care d'Italia, in termini di aumento del costo della vita, dall'Unione Nazionale Consumatori sulla base dei dati Istat.
Sotto la media nazionale
Bergamo, sui 79 capoluoghi e città prese in considerazione dalla classifica, si posiziona al 41esimo posto, circa a metà quindi, con un aumento dell'inflazione che, per quanto considerevole e non indifferente per le famiglie, resta al di sotto della media nazionale di +11,8 per cento. Il dato più significativo sta però nell'aumento effettivo della spesa annua che invece supera di un centinaio di euro quello medio italiano.
La migliore in Lombardia
Di certo, nulla toglie a Bergamo il fatto di appartenere a una delle regioni più "costose". La classifica, guidata dal Trentino che registra a famiglia un aggravio medio pari a 3066 euro su base annua e che lascia al secondo posto l’Emilia Romagna, dove la crescita dei prezzi del 12,4 per cento implica un'impennata del costo della vita pari a 2949 euro, vede in terza posizione proprio la Lombardia, con il suo +11,2 per cento, e un rincaro annuo di 2910 euro. Tuttavia, tra le città lombarde considerate (Milano, Varese, Lecco, Brescia, Mantova, Pavia e Lodi) Bergamo risulta quella messa meglio, ben lontana dal +12 per cento del capoluogo di Regione, dove il rincaro raggiunge i 3258 euro.