A Bergamo aprirà il primo wine bar dell'era Web 3.0, tra reale e virtuale
Il locale porterà in piazzetta Santo Spirito un concept innovativo e proiettato nel futuro. Un "ibrido" tra Nft, occhiali Vr e Metaverso
Bergamo si proietta nel futuro con l'apertura, programmata per marzo 2023, del primo wine-bar “ibrido” del mondo, con la BG3.0 Winebank. Il nuovo locale, situato in piazzetta Santo Spirito, porterà il vino, e non solo quello italiano, nell’era del Web3.0. In questo progetto, il mondo reale non scompare del tutto, perché la BG3.0 Winebank offrirà esperienze enogastronomiche dal vivo, ma anche la realtà virtuale avrà il suo spazio da protagonista di esclusivi tasting con occhiali Vr, visori che, grazie ai loro sistemi per la rilevazione dei movimenti, permettono di ottenere la stessa azione che si fa nel mondo reale anche nell'ambiente virtuale nel quale si viene proiettati.
Il Privilege Club
Tuttavia, non sono gli occhiali Vr la novità più importante. Il vero aspetto rivoluzionario della BG3.0 Winebank sta nel suo "Privilege Club", al quale sarà possibile accedere solo con Nft (non-fungibile tokens). Inoltre, i membri che faranno arte di questo gruppo esclusivo potranno contare su un AI Sommelier personale, costruito con Intelligenza Artificiale.
Inoltre, questa enoteca proiettata nel futuro, vanterà un altro primato, ovvero una postazione nel metaverso, termine con il quale si indica un insieme di spazi virtuali attraversati da avatar, un passo avanti rispetto alla realtà virtuale. Lì offrirà degustazioni, eventi e giochi in realtà aumentata.
Esperienza unica
Davide Di Sieno, responsabile del progetto e imprenditore con un passato da Restaurant Manager in Italia e all’estero, spiega: «Vogliamo rendere l’esperienza reale dei nostri clienti ancora più unica e piacevole». Inoltre annuncia la partnership tecnica con Italian Wine Crypto Bank e CellarMetaverse. Davide Casalin, Cto dell’Italian Wine Crypto Bank e di CellarMetaverse, aggiunge: «Essere parte di questo progetto, che si avvierà a Bergamo per poi allargarsi a livello internazionale, è un modo di adempiere alla nostra mission. Vogliamo creare nuovi modelli di consumo dei vini premium e da investimento italiani, con tecnologie innovative a partire dalla blockchain”, aggiunge Davide Casalin, CTO dell’Italian Wine Crypto Bank e di CellarMetaverse».