Budget in calo

Natale di ristrettezze economiche: soltanto il 66 per cento dei bergamaschi farà regali

Doni utili ed esperienze i preferiti. E torna il piacere di comprare nei negozi: internet segna il primo calo dopo oltre un decennio

Natale di ristrettezze economiche: soltanto il 66 per cento dei bergamaschi farà regali
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Natale è alle porte: tra inflazione e crisi energetica, quanti bergamaschi scarteranno i regali sotto l'albero quest'anno? La risposta arriva da un'indagine di Ascom Confcommercio Bergamo basata sullo studio nazionale Confcommercio-Format Research. Ciò che emerge è un Natale all'insegna delle ristrettezze, soprattutto economiche: solo il 66 per cento dei bergamaschi, infatti, si dedicherà allo shopping per i propri cari. Un calo del 4,3 per cento rispetto allo scorso anno.

Il dato locale si presenta ben al di sotto della media nazionale, dove a fare regali è il 72,7 per cento. Oltre ai veri e propri doni da scartare, c'è anche chi ampia i propri orizzonti ad altre esperienze, regalandosi occasioni di svago - dal ristorante alle terme. Il budget medio bergamasco è di 169 euro complessivo, contro i 157 a livello nazionale, ma la diminuzione rispetto all'anno scorso è particolarmente marcata rispetto ai 174 del 2021.

In genere prevale il regalo utile, unito alle esperienze: viaggi e pacchetti prepagati conquistano un +7,9 per cento, le carte regalo, abbonamenti e biglietti per concerti +6 per cento. Si torna anche a regalare capi di abbigliamento (+5 per cento rispetto allo scorso anno), mentre restano preferiti i prodotti enogastronomici, anche se subiscono un calo del 5,2 per cento. Tra le novità ci sono anche i regali per gli animali domestici: +8,4 per cento.

Per chi sceglierà di acquistare online i regali, si confermano in cima alla lista anche quest’anno carte regalo (77,8 per cento) e abbonamenti streaming (76,4 per cento).  Tra i canali di acquisto preferiti, Internet si conferma al primo posto (64,6 per cento), anche se in calo per la prima volta dal 2009 ( – 4,4 per cento), mentre salgono le preferenze per i negozi di vicinato (dal 42,5 per cento al 45%per cento), segnando una crescita del 5,9 per cento.

Perché si rinuncia ai regali? Le spese al primo posto

Le difficoltà del momento sono ciò che più spingono i bergamaschi che decidono di rinunciare ai regali. Il 30 per cento ha come priorità far fronte alle spese per la casa e la famiglia, il 19,2 per cento di pagare tasse e bollette, mentre il 4,6 per cento deve pagare i fornitori in sospeso. Ma c'è anche chi ha deciso di rinunciare ai regali sotto l'albero per riservare il budget ai viaggio: si tratta del 4,9 per cento, in crescita del 2,2 per cento rispetto al 2021.

«Rispetto al contesto di difficoltà che stiamo vivendo, prevale comunque il desiderio di vivere un Natale di normalità - commenta il direttore Ascom Confcommercio Bergamo, Oscar Fusini -. Non è arrivato il crollo che temevamo tutti. Sono meno i bergamaschi a fare regali rispetto al resto d'Italia per una combinazione di consuetudini e fattori culturali: notoriamente non amiamo la corsa al regalo e lo scambio. Infatti sono molti che trascorrono il Natale fuori casa e chi può lo fa lontano da casa, in vacanza».

Quanto al budget: «Chi fa i regali spenderà meno dello scorso anno ma più di quanto non si faccia in Italia - conclude Fusini-. Le ragioni sono economiche, questo è un Natale che viene dopo un autunno molto costoso da un punto di vista energetico e in un momento in cui la fiducia per il futuro è molto bassa».

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