«Il binario 1 della stazione di Bergamo è un gabinetto a cielo aperto»
La segnalazione di un lettore: «Questa schifezza dura da tantissimo tempo»
Brutto biglietto da visita per Bergamo, il binario 1 della stazione dei treni. Perché è un vero «gabinetto a cielo aperto» come ci segnala via mail Augusto Ravasio. Che racconta:
«Domenica scorsa ho segnalato a un assessore della Regione Lombardia la - passatemi il termine - schifezza al binario 1 della stazione di Bergamo. Per rendersi conto di quanto sto segnalando basta guardare le foto allegate. Tutto ciò dura da anni e la pulizia avviene saltuariamente. La sporcizia rimane ben in vista a tutte le persone che stazionano sul marciapiede».
Ci saranno pendolari, su quella banchina, ma sicuramente anche tanti turisti che usufruiscono delle direttrici per Milano Porta Garibaldi e Lecco. Anche turisti stranieri, che porteranno a casa un cattiva ricordo – o sarebbe meglio dire “ricordino” – di Bergamo.
«Il mattino successivo alla mia segnalazione, guarda caso, addetti alla pulizia erano attivi per rimuovere il tutto e disinfettare. Ho segnalato che su questo binario arrivano e partono treni per Milano Porta Garibaldi, che stazionano circa 40 minuti prima della partenza. Purtroppo, a differenza dei nuovi treni che viaggiano sulle altre direttrici, questi treni sono vecchi e durante la sosta rimangono con le porte aperte».
Su questi treni ci sono i gabinetti aperti che vengono usati da tutti coloro che ne vogliono usufruire, mentre i gabinetti della stazione sono accessibili soltanto dietro il pagamento di 1 euro.
«Come ho detto sopra, questa schifezza dura da tantissimo. Allora viene spontaneo chiedersi se in questa stazione c'è qualche dirigente di Rfi o Trenord che possa prendere una decisione e cambiare qualcosa. Per esempio potrebbe pensare di fare arrivare questo treno su un binario diverso. Sul binario 7 visto che non rimane alla portata e alla vista di tutti. Altra soluzione potrebbe essere quella di chiudere le porte del treno dopo la discesa dei passeggeri e riaprirle un quarto d'ora o venti minuti prima della partenza. Le soluzioni ci sono, basta avere un po' di buon senso. Chissà l'Ats quali provvedimenti potrebbe prendere al riguardo».