Pubblicato:
Aggiornato:
Auguri!
Cinque mila taccuini Legami in dono all'ospedale Papa Giovanni per i suoi 10 anni
La distribuzione delle agendine al personale, di quattro colori diversi e personalizzate con il logo di "Grandi insieme", è iniziata oggi
Per i suoi dieci anni, compiuti lo scorso 15 dicembre, l'Ospedale Papa Giovani XXIII ha ricevuto un gran bel regalo da Legami. L'azienda, che si occupa di cartoleria e gadget, ha realizzato una serie di taccuini personalizzati,all’interno e in copertina, con la grafica e il logo ideati da Studiomeme per "Grandi Insieme", la campagna iniziata lo scorso 25 ottobre, per accompagnare l’avvicinamento al decimo compleanno dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII. I 5 mila taccuini, in quattro diversi colori, sono stati distribuiti oggi, mercoledì 21 dicembre, e la loro diffusione continuerà nei prossimi giorni.
Maria Beatrice Stasi, Direttore generale della Asst Papa Giovanni XXIII ha commentato: «A nome di tutta l’azienda vorrei ringraziare Legami per aver voluto fare un regalo per il decimo compleanno dell’Ospedale. Ogni operatore della Asst potrà ritirare il proprio taccuino a ricordo dell’evento che li ha coinvolti anche direttamente con varie iniziative di comunicazione nelle ultime settimane. È un ulteriore segno tangibile dell’affetto, della stima e della riconoscenza che la società civile e il tessuto imprenditoriale bergamasco nutrono verso l’Ospedale di Bergamo, che è tra i tesori più grandi che il Papa Giovanni custodisce».
Questo, in realtà, non è il primo regalo di legami, che già nelle scorse settimane ha donato 5 mila portabadge già distribuiti agli operatori. Alberto Fassi, fondatore e Ceo di Legami spiega: «In questi venti anni Legami è cresciuta ed è diventata un'azienda di successo grazie al sostegno del nostro territorio. Ritengo dunque fondamentale dare un contributo concreto a realtà come l'Ospedale Papa Giovanni XXIII, che ogni giorno si impegna per la salute e il benessere della nostra comunità. Siamo convinti che insieme si possano raggiungere grandi traguardi, cominciando dalle iniziative che possiamo mettere in atto soprattutto nelle realtà in cui viviamo e lavoriamo».
