Verso il congresso

Pd Bergamo, Matteo Rossi: «250 sì per Elly Schlein. E con noi c'è Antonio Misiani»

L'ex presidente della Provincia in prima fila per la battaglia per portare una giovane donna alla guida del partito

Pd Bergamo, Matteo Rossi: «250 sì per Elly Schlein. E con noi c'è Antonio Misiani»
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di Wainer Preda

Quando Elly Schlein ha presentato la sua candidatura al congresso nazionale del Partito Democratico, a Roma, lui le era lì accanto. L'ex presidente della Provincia di Bergamo Matteo Rossi sta lavorando alacremente alla campagna elettorale della nuova promessa del partito.

Rossi, come sta andando la corsa al congresso?

«Sta girando tanta buona energia. Per la prima volta abbiamo un confronto dove l'esito non è già scritto. Sarà il congresso fondativo del nuovo Pd».

Qualche nome bergamasco schierato con voi?

«A oggi più di 250 persone. Simonetta Rinaldi, candidata sindaca a Albino, Alessandra Bertolotti, impegnata sui temi ambientali nel Dalminese, Francesco Caldarone della Federazione studenti, la consigliera provinciale Romina Russo, Enrico Ventresca dei giovani democratici, Marzia Marchesi, Erik Molteni, Carla Rocca, Antonio Misiani, il presidente Arci Massimo Cortesi, ma anche tanti altri. Vogliamo far nascere una leadership collettiva».

Perché lei ha deciso di stare con Elly Schlein?

«Per due motivi. Nel metodo, ha messo al centro il "noi" dopo tanti anni di "io" esasperati, sempre e solo maschili. Nel merito, ha proposto una visione di futuro capace di strappare alla destra i ceti popolari».

In cosa le sembra nuova?

«Penso sia il tempo di una giovane donna alla guida del partito».

Un argomento che fa la differenza, nel programma di Elly Schlein?

«Un nuovo partito per un nuovo modello di sviluppo. Idee forti e concrete per la giustizia sociale e la questione climatica, i diritti dei lavoratori, la transizione ecologica per le imprese. Le primarie per i parlamentari, affinché non si ripeta lo scempio delle liste in cui viene premiata la fedeltà anziché il merito».

Cosa pensa della vicenda Panzeri?

«Gravissima e vergognosa, per (...)

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