La Cardiologia pediatrica del Papa Giovanni è in affanno e i genitori sono preoccupati
Il reparto, tra trasferimenti e spostamenti, rischia di restare senza medici e il bando indetto non darà risultati almeno fino ad aprile
Sono tanti i ringraziamenti, tantissimo l'affetto e la fiducia, ma anche il riconoscimento che trasuda dai commenti al post che la pagina Facebook del Papa Giovanni XXIII ha dedicato al reparto di Cardiochirurgia pediatrica, all'interno della rassegna di pubblicazioni che in questi giorni stanno popolando la pagina social per celebrare i dieci anni del nuovo ospedale.
Eppure, sono gli stessi utenti (in genere genitori di bambini malati) a far notare che qualcosa nel reparto di chirurgia pediatrica a Bergamo non sta andando per il verso giusto.
«Peccato aver perso tantissimi di loro nel corso degli anni!!!»; oppure: «Grazie grazie e grazie a questi grandi professionisti! Tuttavia spicca l'esiguo numero in confronto agli altri reparti!»; o ancora: «Non ci sono abbastanza parole per esprimere il grazie per il lavoro che fate, per la professionalità e l'umanità, per aver ridato la vita alla mia bimba, ai nostri bimbi....rimane però l'amarezza per come stanno andando le cose in cardiologia pediatrica, per aver perso grandi professionisti e aver portato famiglie a scegliere altre strutture».
Sono solo alcuni dei commenti più significativi, che dimostrano le due facce della medaglia di un reparto che, se da un lato mantiene un alto livello e una nomea importante, dall'altro sembra in difficoltà.
A mancare sono i medici e rimpiazzarli non sarà facile, come spiegato dal Corriere Bergamo, che racconta la situazione di affanno del personale e le preoccupazioni dei genitori. Attualmente, i medici che compongono la cardiologia pediatrica o hanno già lasciato il Papa Giovanni, come la dottoressa Simona Anna Marcora (dal 15 dicembre al Niguarda), o lo lasceranno a breve, come il dottor Andrea Amaducci.
Agli spostamenti, si aggiungono i pensionamenti, come quello di Laura Preda dopo 36 anni di onorato servizio. Da sei medici in organico, la Cardiologia pediatrica si è via via ridotta e si avvia a non averne più nemmeno uno.
All'interno di questa cornice così complessa, sembra venire alla luce una buona notizia: l'indizione al Papa Giovanni del primo concorso di unità complessa di Cardiologia pediatrica in Lombardia. Tuttavia, l'iter concorsuale, come sempre in questi casi, non sarà veloce e per la sua conclusione sarà necessario attendere il mese di aprile.
Michele Senni, direttore del Dipartimento cardiovascolare dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII, ha spiegato al Corriere Bergamo: «Nel frattempo, dal primo gennaio sarà operativo un nuovo medico con un contratto libero professionale, nella persona della dottoressa Annamaria Procopio. Sarà poi attiva una convezione con il Bambino Gesù di Roma che rappresenta un punto di riferimento non solo nazionale (qui si è trasferito nel 2019 il professor Lorenzo Galletti, già primario di cardiochirurgia del Papa Giovanni) ma anche internazionale. E ancora avremo nel ruolo di “supervisore” il cardiologo Philipp Bonhoeffer, un personaggio di assoluto di livello, che entrerà a far parte del team e la cui fama è senz’altro di richiamo».