10 frasi in bergamasco sul 2022
A partire dal presupposto che l’è ön an de piö sö la gòba, non sembriamo particolarmente sensibili alle sirene del futuro
di Vecchio Daino
L’anno si avvia inesorabilmente alla sua fine e, com’è tradizione, ognuno di noi fa il proprio bilancio. A partire dal presupposto che l’è ön an de piö sö la gòba, non sembriamo particolarmente sensibili alle sirene del futuro. Sarà che preferiamo le strade conosciute, ma in genere ci accontenteremmo di mantenere quello che abbiamo, perché essere ancora al mondo è già una conquista. Almeno secondo i nostri vecchi. Buon 2023!
1. A l’pödìa ‘ndà mèi
Un modo eufemistico per dire che non siamo per nulla soddisfatti. C’è da aggiungere che è piuttosto difficile accontentarci, anche se apparentemente siamo di abitudini frugali. [Trad.: Poteva andare meglio]
2. Tra ‘l gnach e ‘l pitàch
Classica espressione che oscilla tra una valutazione positiva e una negativa, nell’incertezza di un limbo che sembra caratterizzare la maggior parte degli anni, divisi tra eventi gioiosi e tristi. [Trad.: Tra il sì e il no]
3. Cóme i óter
Lapidaria affermazione di chi non vede poi una grande differenza nel passare del tempo, in un’esistenza fatta essenzialmente di lavoro e accudimento della famiglia. Un’opacità che, da un altro punto di vista, si potrebbe chiamare serenità. [Trad.: Come gli altri]
4. Tra guère e bolète, arda tè
Alla ormai endemica infezione da SARS-CoV-2 si sono aggiunte novità poco gradevoli, come il conflitto tra Russia e Ucraina e il rincaro delle fonti energetiche. Quanto basta per esprimere un giudizio non proprio lusinghiero. [Trad.: Tra guerre e bollette, guarda tu]
5. Ön an de méno a la pensiù
È vero che rimaniamo in attività praticamente per tutto il corso della nostra vita, ma riuscire parzialmente a riavere quanto abbiamo versato in contributi soddisfa il nostro senso della giustizia. [Trad.: Un anno di meno alla pensione]
6. A só amò ché, ‘l và bè
Il fatto stesso di essere presenti alla conclusione dell’anno significa che la vita continua. Può sembrare un traguardo da poco, ma i recenti eventi ci hanno convinto del contrario. [Trad.: Sono ancora qui, va bene]
7. Sperém in chèl che é
La speranza non muore mai, e pensare che l’anno a venire sia meglio di quello passato è uno dei motivi che ci spinge a perseguire giorno dopo giorno i nostri obiettivi, e i nostri sogni. [Trad.: Speriamo in quello che arriva]
8. Pöde mia lamentàs
Considerando la nostra propensione per l’eufemismo, chi vi rivolge una frase del genere ha passato un 2022 ricco di soddisfazioni affettive ed economiche. Più le seconde, se conosciamo bene il carattere orobico. [Trad.: Non posso lamentarmi]
9. Gh’è stacc bèl söcc
Naturalmente il nostro DNA contadino non può fare a meno di sottolineare l’evento naturale che ha caratterizzato l’estate e non solo. Un lungo periodo di siccità che ha messo a dura prova le coltivazioni. C’è da sperare che non sia il primo di una lunga serie. [Trad.: C'è stato bel (tempo) asciutto]
10. San Silvèster a l’disìa de no dì mal de l’an fin che no l’finìa
Non si sa se l’attribuzione della sentenza al santo sia da considerarsi affidabile. È certo, invece, che siamo abituati a esprimere una valutazione su un qualsiasi evento solo dopo che è terminato. Può ancora andare peggio, o meglio. [Trad.: San Silvestro diceva di non dire male dell'anno finché non finiva]