Dalmine, il Comune limita fuochi d'artificio: per trasgressori multe fino a 500 euro
L’ordinanza è stata emessa allo scopo di evitare stress agli animali, inquinamento e danni a persone o cose
Il Comune di Dalmine ha emesso un’ordinanza che limita l’utilizzo di fuochi d’artificio: saranno ammesse solo alcune categorie e a determinate condizioni.
Nello specifico, il testo vieta l’impiego, dal 23 dicembre 2022 al 6 gennaio 2023, in luoghi pubblici o privati, coperti o al chiuso, in particolare tutte le vie, piazze, aree pubbliche e luoghi di culto, così come dove transitano o sono presenti persone, di petardi, razzi, mortaretti e artifici pirotecnici. L’unica eccezione ammessa è per quelli delle categorie F1 ed F2, con cui si potrà festeggiare solo dalle ore 18 del 31 dicembre 2022 alle ore 2 del primo gennaio 2023.
Le uniche eccezioni
La categoria F1 raggruppa i fuochi d’artificio che presentano un rischio potenziale estremamente basso e un livello di rumorosità trascurabile: possono essere usati in spazi confinati e comprendono i fuochi d’artificio destinati a essere impiegati anche all’interno. F2 sono quelli che hanno un basso rischio potenziale e un basso livello di rumorosità: si usano al di fuori degli edifici, anche se è possibile spararli in spazi confinati.
Le motivazioni
Le motivazioni addotte dal sindaco Francesco Bramani sono evitare stress e spavento agli animali, inquinamento dell’aria a causa delle polveri sottili e soprattutto danni a persone o cose. Le deroghe all’ordinanza riguardano gli artifici di «libera vendita», che potranno essere esplosi a debita distanza da persone e da animali, «mentre la manifesta intenzionalità a spaventare animali con materiale esplodente o artifizi pirotecnici di qualsiasi tipo configurerà reato».
Le sanzioni
Nei casi in cui non ci si attenga a queste disposizioni «l’organo accertatore procederà altresì al sequestro finalizzato alla confisca dei materiali pirotecnici utilizzati o illecitamente detenuti». Inoltre «delle violazioni commesse dai minori risponderanno gli esercenti la potestà genitoriale ovvero i soggetti tenuti alla loro sorveglianza». L’inosservanza delle disposizioni comporterà una sanzione pecuniaria amministrativa da 25 a 500 euro.