L'editoriale di Xavier Jacobelli

È un'Atalanta Mòla Mia. Hojlund, 17 milioni investiti benissimo

È un'Atalanta Mòla Mia. Hojlund, 17 milioni investiti benissimo
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di Xavier Jacobelli

Come si dice in bergamasco mai mollare? Mòla mia. A ruota, mòla mai. La rimonta del Picco è stata possibile grazie allo spirito ritrovato di una Dea che, nonostante l'infortunio iniziale di Zapata e due fatali incertezze difensive, nel primo tempo aveva dominato lo Spezia (70 per cento di possesso palla), subendo però il micidiale contropiede ligure.

I nerazzurri hanno accusato una condizione atletica ancora imperfetta rispetto agli avversari, molto più pimpanti di loro, soprattutto nella ripresa: evidentemente, in queste settimane a Zingonia la squadra ha lavorato sodo e i benefici si vedranno nel prosieguo del campionato.

Dopo le quattro sconfitte accusate nelle ultime cinque partite prima della sosta, era importante ripartire con un risultato positivo: la missione è stata compiuta, sia pure all'ultimo respiro, sublimata dal guizzo destro-sinistro-destro di Rasmus Hojlund, 19 anni, che ha suonato la carica per la rimonta sigillata da Pasalic, bronzo al Mondiale con la Croazia e tornato a Bergamo decisamente corroborato dalla felice esperienza qatariota, oltre che incubo conclamato dello Spezia, cui ha segnato 5 reti in 6 partite.

Hojlund è un predestinato del gol, destinato a dare grandi soddisfazioni all'Atalanta: i 17 milioni pagati in estate allo Sturm Graz sono stati spesi benissimo, tenuto conto che siamo soltanto all'inizio della seconda fase stagionale e il giovanissimo danese è alla sua prima esperienza in Serie A.

Piuttosto, c'è da registrare la difesa: per la prima volta nei sette anni gasperiniani, l'Atalanta ha incassato due gol in quattro gare di fila. Ancora: per continuare a salire, inseguendo l'obiettivo europeo, lo spirito della squadra deve essere sempre quello del quarto d'ora finale, raccolto accanto a Koopmeiners, fra i migliori in campo per sagacia tattica e capacità di risollevare il pacchetto centrale quando girava a vuoto.

Tempo al tempo, ma questo punto così sofferto, vale il triplo.

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