Calano le truffe online, ma lo scorso autunno in tanti si sono fatti tentare dal pellet a basso prezzo
I responsabili dell'inganno hanno sfruttato il rincaro dell'energia per lucrare sulle vendite del combustibile, poi mai arrivato
Prezzi bassissimi e l'illusione di poter risparmiare ancora di più di quanto previsto per scaldare casa in un momento difficile sul piano dei costi dell'energia. È così che, complici anche le compere alla cieca su siti online, in molti bergamaschi sono stati truffati e, oltre all'inganno la beffa, sono rimasti a secco di pellet che pensavano di aver acquistato a prezzo stracciato.
Se da un lato è vero che i dati raccolti dalla Polizia Postale di Bergamo dicono che i casi di truffe online nello scorso 2022 si sono abbassati rispetto all'anno precedente, scendendo a 146 con un decremento del 14 per cento, dall'altro i truffatori sanno come muoversi e, lo scorso autunno, hanno approfittato della paura della crisi energetica. Sul web si sono così moltiplicati gli annunci di aziende, o presunte tali, che vendevano pellet a prezzi bassissimi. Il responsabile della polizia Postale di Bergamo, Michele Attolico ha spiegato a L'Eco di Bergamo: «Il problema è che di fronte a prezzi super vantaggiosi gli utenti non verificano. Bisognerebbe cercare informazioni sull’azienda, capire se è affidabile».
Sui 146 casi di inganni online intercettati lo scorso anno, numerose quindi riguardano il pellet, ma ci sono anche altre tipologie molto frequenti di truffa, come quella che riguarda la tipologia di merce, che può arrivare diversa e di inferiore qualità rispetto a quanto dichiarato su internet, oppure ne caso del fenomeno di trading online. In comune, tutti questi casi hanno il fatto che l'azienda o il responsabile della vendita non esiste e i prezzi bassi portano gli acquirenti ad abbassare la guardia, non fare controlli oppure decidere di azzardarsi.