Cimitero di Bergamo imbrattato con scritte no vax (già rimosse da Aprica)
I messaggi sono gli stessi lasciati sui muri del liceo Mascheroni e dell’università in via dei Caniana
I messaggi sono sempre gli stessi, anche il tipo di vernice e il simbolo: stavolta, i no vax hanno imbrattato i muri del cimitero monumentale di Bergamo. Le scritte sono apparse negli ultimi giorni, ma l’assessore ai Servizi cimiteriali Giacomo Angeloni le ha fatte prontamente rimuovere da Aprica.
A dare notizia di quanto accaduto, corredando il post con delle foto, è stato oggi (giovedì 5 gennaio) l’esponente della Giunta Gori sulla sua pagina Facebook: «Vergognatevi! Imbrattare con frasi no vax il cimitero di Bergamo che accoglie più di 3.000 morti di Covid è veramente da idioti! Grazie ad Aprica che ha prontamente cancellato».
I soggetti (potrebbe trattarsi di più di una persona) si sono firmati anche stavolta con il simbolo della doppia "V" cerchiata, indicante il gruppo dei cosiddetti “Guerrieri ViVi”, particolarmente attivo fino a qualche tempo fa su Telegram. Gli slogan sono praticamente identici a quelli apparsi sui muri del liceo Mascheroni e dell’università in via dei Caniana il 13 dicembre scorso: si fa riferimento alla pandemia come una «truffa criminale», alle morti per malattia causate da «protocolli assassini» e a «genocidi coi vaccini».
Frasi deliranti che hanno indignato Angeloni, ma che sembra portino la firma di soggetti che ormai colpiscono sedi pubbliche o con un significato simbolico, come appunto una scuola e l’Ateneo, ma poco prima anche l’ospedale Papa Giovanni ed il cimitero di Nembro, uno dei comuni più colpiti dove morirono 188 persone a causa del coronavirus. Individui che, ad oggi, non sono ancora stati identificati ma sembrano aver intensificato la loro attività criminale.