Aveva 58 anni

Il cordoglio dell’Atalanta per Gianluca Vialli, morto per un tumore al pancreas

Grande ex calciatore, allenatore e dirigente della Nazionale azzurra, negli ultimi mesi le sue condizioni erano peggiorate

Il cordoglio dell’Atalanta per Gianluca Vialli, morto per un tumore al pancreas

All’età di 58 anni, dopo una lunga malattia, è morto stamattina (6 gennaio) Gianluca Vialli, ex grande calciatore, allenatore e capo delegazione della Nazionale. Vialli è deceduto a Londra, dove viveva ormai da anni e dove si trovava ricoverato ormai da diverse settimane in seguito all’aggravarsi delle sue condizioni di salute: sin dal 2017 si stava curando per un tumore al pancreas.

Gli anni d’oro tra Samp e Juve

Nato a Cremona e cresciuto calcisticamente nella Cremonese, dal 1984 al 1992 giocò nella Sampdoria, formazione con cui ha segnato tantissimo (141 gol) e nella quale ha scritto gli anni più belli della storia blucerchiata, con diverse Coppe Italia e, soprattutto, lo storico scudetto del 1991.

Successivamente, giocò nella Juventus e nel Chelsea, vincendo ancora (con i bianconeri) un titolo nazionale, una Coppa Uefa e una Champions League. Fu anche un protagonista, per diversi anni, della Nazionale italiana, per la quale, nel 2019, divenne dirigente e membro dello staff al fianco dell’amico (e ct azzurro) Roberto Mancini.

L’addio dell’Atalanta

La notizia – che date le sue precarie condizioni di salute non è purtroppo giunta come un fulmine a ciel sereno – ha toccato profondamente soprattutto il mondo del calcio e i tanti appassionati. Anche l’Atalanta ha partecipato al cordoglio attraverso un post pubblicato su Twitter, nel quale la società ha scritto: «Un campione nello sport e nella vita… Un combattente, tenace e caparbio, anche nella malattia… Fai buon viaggio, Gianluca».

Soltanto il 16 dicembre scorso, un altro grande protagonista del calcio italiano e internazionale era morto, in quel caso per leucemia: si tratta di Sinisa Mihajlovic, il quale, negli ultimi mesi, era stato in cura anche all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo.