L’assessore Angeloni bersagliato dai no vax sui social, denunce alla Polizia postale
L’esponente della giunta Gori aveva biasimato le scritte sui muri del cimitero di Bergamo, scatenando gli account falsi della rete
Riempito di messaggi no vax l’account Facebook dell’assessore Giacomo Angeloni, che pochi giorni fa aveva mostrato in un post, corredato di foto, le scritte apparse sui muri del cimitero di Bergamo. Subito dopo erano state fatte cancellare ad Aprica, ma l’esponente della giunta Gori aveva biasimato il gesto sui social.
Una decisione che, però, ha scatenato gli utenti collegati ai sedicenti “Guerrieri ViVi”, autori dei murales in vernice rossa che già da diverso tempo stanno imbrattando gli edifici della nostra provincia. I quali hanno lasciato vari commenti sotto le considerazioni di Angeloni: nei casi più gravi ci sono stati degli insulti, diretti anche ai suoi familiari, che ha deciso di rimuovere e lo hanno spinto a denunciare alcuni soggetti alla Polizia postale. In altri invece una serie di account fake, o di cui è impossibile risalire all’identità del proprietario, hanno copiato-incollato una trafila di immagini e slogan contro quelli che chiamano il «genocidio da vaccini» e il «Nuovo Ordine Mondiale».
Da alcune affermazioni che vengono fatte, sembrerebbe che gli autori si colleghino alle persone che hanno imbrattato i muri di Bergamo, sebbene non rendano chiaro se ne siano loro gli autori o altri membri del gruppo. Non che dagli account in questione, tutti con immagine del profilo la doppia «V» cerchiata, si riesca a capire granché sui soggetti che li hanno creati: nessuna informazione, ma tanti collegamenti ad ulteriori account falsi ed a Telegram, così come contenuti che si rifanno alla galassia no vax creatasi negli ambienti più nascosti della rete. In certi, c’è anche un montaggio con le scritte apparse sull’università cittadina in via dei Caniana.