Quinta difesa e quinto attacco per la Dea, quinta (con Roma e Lazio) in campionato
In termini di gol fatti e subiti, la formazione orobica si conferma ai vertici del calcio italiano: ora la parola d'ordine è continuità
di Fabio Gennari
Sono sempre i numeri a definire gli obiettivi. Quello dell'Atalanta, al netto del fatto che non siamo nemmeno a metà campionato, oggi è scritto proprio in alcuni dati che pesano tantissimo nell'economia del campionato.
I 31 punti in 17 gare conquistati dalla Dea sono arrivati grazie a nove vittorie, quattro pareggi e quattro sconfitte, con 26 gol fatti e 18 subiti: parliamo del quinto attacco e della quinta difesa del campionato. Sono dettagli che confermano - appunto - il quinto posto (con Roma e Lazio) in classifica. La zona europea è nei fatti prima ancora che nei sogni.
Si può certamente fare meglio, ma l'Atalanta oggi segna come la Juventus e subisce come il Milan, chiaro che la combinazione dà un risultato finale rispetto a quello delle due compagini che stanno più alto di 6 punti, ma anche in questo caso è sintomatico rilevare come la distanza della squadra orobica dalle posizioni di vertice sia la stessa che c'è rispetto all'Udinese ottava, ovvero la prima squadra fuori dalle posizioni che valgono un piazzamento europeo.
E considerando tutti i dati che ci portano alla sfida con la Salernitana, ce n'è un altro che sulla strada del rinnovamento deve dare grande fiducia a tutti. Su un totale di 24 giocatori già impiegati in campionato, l'Atalanta è l'unica squadra ad aver schierato almeno cinque volte da titolare un giocatore under 20, ovvero nato dopo il 2002: Scalvini è sceso in campo dall'inizio in undici volte, Soppy sette e Hojlund cinque. I segnali vanno tutti nella direzione giusta, ora la strada è solo da percorrere.