Inizia il 2023 della Dea in casa: bisogna invertire la tendenza, l'anno scorso solo 4 vittorie in A

di Fabio Gennari

In tutto l'anno solare 2022, nelle 18 partite disputate dalla Dea di Gasperini all'ombra di Città Alta, sono state appena 4 le vittorie interne conquistate. Un dato che abbraccia la stagione 2021/22 e quella in corso, 2022/23, e che va necessariamente migliorato se si vuol puntare in alto ancora una volta. Considerando che parliamo di una squadra che lontano da Bergamo spesso si è presa grandi soddisfazioni, è difficile capire questo andamento così negativo: ok che chi viene al Gewiss Stadium si chiude e prova a ripartire ma non è nemmeno pensabile non trovare una soluzione.

Calendari alla mano, ecco i successi: Atalanta-Sampdoria 4-0 (28 febbraio), Atalanta-Torino 3-1 (1 settembre), Atalanta-Fiorentina 1-0 (2 ottobre) e Atalanta-Sassuolo 2-1 (15 ottobre). Decisamente troppo poco per una formazione che nello stesso arco di tempo ha vinto a 9 volte su 16 lontano da Bergamo. Davanti al pubblico amico, in questa stagione, si è visto il pari per 1-1 con la Cremonese mentre nel campionato passato hanno vinto Cagliari, Verona ed Empoli ma anche pareggiato il Genoa e la Salernitana.

Questo andamento racconta di una tendenza a far molta fatica quando si gioca in casa, spostando l'attenzione alle gare di coppa e ricordando il grave errore arbitrale che condizionò il gol di Milenkovic, l'Atalanta ha perso in casa contro la Fiorentina (2-3) in Coppa Italia e contro il Lipsia (0-2) in Europa League. Due gare che hanno segnato la fine del cammino nella competizione della Dea. Ora, tra Salernitana e Sampdoria a fine mese, è necessario invertire la rotta. Si può fare, per restare lassù bisogna trovare il modo.