La Conca dei Campelli, un paradiso innevato posto al limitare delle nostre Orobie
È il luogo perfetto per chi desidera assaporare l’unicità delle montagne scalvine. Qui troviamo sentieri e percorsi per tutti
di Angelo Corna
Esiste un luogo magico, al limitare delle Orobie bergamasche. Uno spazio racchiuso da severe e dirupate montagne che, durante l’inverno, si trasforma in un Paradiso per famiglie, ciaspolatori, skialp e trekker.
Questo altopiano è conosciuto dagli scalvini come la Conca dei Campelli. Anche gli amanti del turismo invernale conoscono bene il bianco spettacolo che regala la zona, da sempre luogo perfetto per chi desidera assaporare l’unicità delle montagne scalvine. Qui, tra il bianco della neve, troviamo sentieri e percorsi per tutti.
La nostra escursione trova partenza dalla località Fondi di Schilpario, a circa 1.200 metri di altitudine; superato il paese, si raggiunge il parcheggio a pagamento ricavato tra muri di neve. Ciaspole ai piedi, imbocchiamo la strada carrozzabile che risale i pendii innevati tra baite e casolari: questa prima parte dell’itinerario ricalca la provinciale verso il Passo del Vivione, in inverno chiusa.
Tutto è ricoperto dal bianco mantello e a ogni passo la neve aumenta sempre più, ricoprendo quella che, durante la stagione estiva, è una strada piena di vita e persone. Se abbiamo ciaspole o sci ai piedi, possiamo seguire le tracce che tagliano i tornanti, in caso contrario possiamo concederci una passeggiata lungo la carrabile colma di neve, battuta ogni giorno dai tanti escursionisti che raggiungono la zona.
Dopo circa un’ora di cammino appare tra la neve il celebre rifugio Cimon della Bagozza (metri 1.600), ex baracca di minatori e da sempre punto di riferimento della Conca. Qui, al cospetto di una montagna leggendaria, una tappa per un caffè e una fetta di torta sono quasi d’obbligo. La cucina propone piatti tipici montanari a base di carne, mentre sulla stufa centenaria non manca mai la polenta. Il rifugio è aperto tutti i giorni (per informazioni: 3493016270).
Famiglie e bambini possono fermarsi qui, e sicuramente non resteranno delusi. Chi invece desidera scoprire le bellezze della zona può continuare lungo la traccia che si snoda verso nord, alternando facili salite a tratti in falsopiano. Metro dopo metro, il panorama si apre sulle “piccole dolomiti scalvine”, tra le quali spicca il Cimone della Bagozza…