Dopo i fatti di cronaca

Evitare "attacchi" degli attivisti di Ultima Generazione alla Carrara: «Difficile, c'è le videosorveglianza»

La risposta dell'assessore alla Cultura all'interpellanza della pentastellata Sonia Coter circa le misure di sicurezza nel museo cittadino

Evitare "attacchi" degli attivisti di Ultima Generazione alla Carrara: «Difficile, c'è le videosorveglianza»
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Tutti abbiamo visto negli scorsi mesi le immagini dei giovani attivisti di tutto il mondo che protestano in modo non violento contro gli effetti del cambiamento climatico versando zuppe in scatola e incollando le proprie mani a famose opere pittoriche nei più noti musei europei.

L'ultimo "blitz" della rete italiana conosciuta come Ultima Generazione si è verificato proprio qualche giorno fa a Milano, dove è stata gettata vernice gialla sul basamento dell'opera Love di Maurizio Cattelan.

I diversi movimenti europei e italiani preoccupano anche il consigliere Sonia Coter (Movimento 5 Stelle), che lo scorso novembre - alla luce anche dell'irrigidimento di misure da parte di decine di Musei - ha inviato una interrogazione a risposta scritta al Comune di Bergamo.

Il consigliere pone l'attenzione sui «controlli e le misure di sicurezza», chiedendo quali l'Amministrazione stesse mettendo in campo per «proteggere le opere d'arte prive di vetro in Accademia Carrara e in generale nei musei cittadini, prima che un eventuale danno irreparabile venga compiuto».

La risposta dell'assessore alla Cultura, Nadia Ghisalberti, è arrivata in questi giorni. «Purtroppo - spiega Ghisalberti - la caratteristica di queste azioni sono la non prevedibilità e attualmente Accademia Carrara, oltre all'impianto di videosorveglianza e ai commessi presenti nelle varie sale, si propone di porre la massima attenzione possibile all'entrata dei visitatori facendo depositare borse, zaini e indumenti in modo da evitare l'introduzione di oggetti estranei nel museo».

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