Accordo raggiunto alla Sanpellegrino di Ruspino sui problemi di turni e di parcheggio
La questione era scoppiata lo scorso novembre e riguarda da un lato l'introduzione del ciclo continuo, dall'altro il parcheggio
Negli ultimi mesi, allo stabilimento della Sanpellegrino a Ruspino ha tirato un'aria... frizzante sulla questione del ciclo continuo e dei parcheggi per i dipendenti, ma ora sembra che le acque siano tornate più calme.
Ieri, venerdì 20 gennaio, si sono tenute le assemblee sindacali nelle quali è stata presentata l’intesa raggiunta il 12 gennaio scorso tra azienda, delegati Rsu e organizzazioni sindacali Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil.
Un periodo complicato
Mauro Rossi della Flai-Cgil di Bergamo riprende quanto successo ed esprime la propria soddisfazione:
«Le preoccupazioni non sono state legate solo al tema del rischio dello spostamento del parcheggio dei dipendenti, ma anche al fatto che l’anno appena trascorso è stato complicato per questi lavoratori, tra accordi firmati e poi non pienamente rispettati, e gestione produttiva da montagne russe: in poche settimane si è passati, infatti, dalla garanzia di non utilizzare ammortizzatori sociali ai contratti di solidarietà per carenza di Co2, per poi arrivare alle stabilizzazioni di personale e a un picco di lavoro che ha comportato la richiesta di annullare con pochi giorni di preavviso un ponte concordato mesi prima. Infine si è giunti, a novembre, alla richiesta aziendale di ricorrere al ciclo continuo su alcune linee produttive. Da parte loro, i lavoratori avevano chiesto garanzie sul loro parcheggio, da sessant’anni anni limitrofo all’ingresso dello stabilimento ma di recente a rischio visto l’approssimarsi dei lavori di restyling della parte nord del sito».
Lo sciopero a novembre
Il tavolo di trattativa su questi temi si era rotto alla fine di novembre, quando l'azienda aveva scelto di avviare la prima linea produttiva in ciclo continuo senza accordo sindacale, in contrasto con quanto previsto dal Contratto nazionale. Senza contare le tensioni sul parcheggio, dettato dal fatto che il rifacimento dello stabilimento porterà a una inevitabile riduzione dell’area di sosta antistante, tale da costringere i lavoratori a parcheggiare a una maggiore distanza, problematica soprattutto di notte. Da qui lo sciopero, con un'adesione di oltre il novanta per cento dei lavoratori, e poi l'accordo dello scorso 12 gennaio.
Parcheggio vicino per chi fa i turni
A tutti i dipendenti oggi in forza e che lavorano su turni è stata garantita la possibilità di parcheggiare nella futura area parcheggio adiacente all’ingresso dello stabilimento. I lavoratori a giornata dovranno invece utilizzare il più distante parcheggio di Pregalleno, a 500 metri dal sito produttivo.
Il problema rimane per quei due anni e mezzo di durata dei lavori di ristrutturazione, quando sarà disponibile il solo parcheggio di Pregalleno e quindi anche i lavoratori a turno, anche di notte, dovranno percorrere a piedi quel mezzo chilometri di distanza, poco problematico di giorno, più di notte, quando la sicurezza è più bassa.
Benefit per coprire il periodo di lavori
Tuttavia, Rossi spiega: «Per il periodo di restyling, l’intesa firmata prevede che il disagio di quei 500 metri venga indennizzato con 2 euro giornaliere dal primo gennaio 2024 e fino a fine lavori per ogni giorno di effettivo parcheggio a Pregalleno e per tutti i dipendenti oggi in forza sia a tempo indeterminato che determinato fino a scadenza del contratto. Complessivamente sono pertanto previsti più di quaranta euro al mese per il biennio 2024-2025 (e fino a fine lavori). A questi si aggiungono per gli anni 2023, 2024 e 2025 ulteriori 200 euro all’anno in fringe benefit (cioè compensi erogati non sotto forma di denaro) per i dipendenti in forza nel mese di dicembre di ogni anno. L’accordo prevede infine l’impegno a un eventuale rinnovo dell’indennizzo al termine dei lavori per quei lavoratori (a giornata) che proseguiranno a parcheggiare a Pregalleno».
L'augurio
Nel complesso, Rossi conclude: «Consideriamo quello raggiunto un buon accordo. Come Flai-Cgil ringraziamo tutte le lavoratrici e i lavoratori della Sanpellegrino che, aderendo agli scioperi, hanno aiutato a condurre la vertenza e a raggiungere l’intesa, sacrificando complessivamente 20 ore di stipendio. L’accordo è stato sottoscritto unitariamente. Ci auguriamo un miglioramento del clima di relazione tra le diverse sigle sindacali, superando tensioni e divisioni vissute in questa vertenza, perché un sindacato unito è un sindacato più forte».